Due vittorie su due in campionato, 7 gol fatti e uno solo subito e cinque diversi giocatori mandati in rete: il Gavirate è partito forte e sta dimostrando che chi lo dava tra le favorite per il salto in Eccellenza ci aveva visto giusto. Se Caon è ancora dietro le quinte e sta scontando la squalifica, al timone dei rossoblù figura un altro Cristian, ossia Cristian Genovese.

L’inizio di campionato è stato decisamente positivo e per ora siete da soli in vetta alla classifica. Che clima c’è?
“Lavoriamo bene e l’ambiente è davvero sereno. Noi dello staff, i giocatori e la società siamo in perfetta sintonia e l’armonia che si respira permette a tutti di esprimersi nel migliore dei modi. Siamo contenti”.

Dopo un mese di lavoro, due partite di campionato e altrettante di Coppa Italia, quali sono le caratteristiche del Gavirate? A che punto siete del percorso? 
“La rosa è qualitativamente molto importante e finora abbiamo impostato il nostro modo di giocare cerando di fare girare la palla e di tenere noi in mano il pallino. Contro la Besnatese, che è una signora squadra e che ci ha messo in difficoltà alla prima stagionale, abbiamo fatto vedere buone trame e ci siamo ripetuti anche domenica contro il Vittuone. Forse il risultato di 5-0 è fin troppo rotondo, ma ci siamo espressi davvero bene. Al di là del punteggio, comunque, siamo soddisfatti di come abbiamo giocato ed è questo il fattore più importante. Non ci sentiamo certo arrivati e continuiamo a lavorare a testa bassa”.

In Coppa Italia, invece, il 3-2 contro il Bresso vi ha condannati all’eliminazione. Cosa è successo?
“Ci dispiace e c’è del rammarico perchè la Coppa Italia era un nostro obiettivo e ci tenevamo a proseguire nel cammino. Siamo stati bravi a recuperare in pochi minuti l’iniziale 0-2 e siamo stati condannati da un rigore nel finale. Abbiamo avuto almeno due limpide occasioni per agguantare il 3-3, ma non ci siamo riusciti. Eravamo piuttosto arrabbiati e abbiamo trasformato la delusione maturata mercoledì scorso nell’ottima prestazione offerta domenica contro il Vittuone. Ci siamo rifatti subito”.

Per ora siete soli al comando della classifica. Quali sono le formazioni da tenere d’occhio?
“Secondo me Vighignolo, Meda e Base 96 sono squadre costruite benissimo e dal grande potenziale. Penso che loro, proprio come noi, possano avere i mezzi per provare la promozione in Eccellenza. Il Vighignolo probabilmente perderà a tavolino contro il Magenta per aver effettuato un cambio irregolare, ma non dobbiamo pensare a quello. Vogliamo arrivare fino in fondo e dobbiamo guardare a noi”.

Quanto a te, come ti trovi a Gavirate? Come stai vivendo il tuo ruolo?
“Sono felicissimo e ringrazio il Gavirate per avermi dato questa opportunità. A Gavirate avevo già allenato gli Allievi Regionali qualche anno fa prima di andare all’Insubria e accettare la panchina della Calcinatese l’anno scorso in Seconda Categoria. Nello stesso tempo, per tutta la passata stagione ho seguito da vicino Gennari e i suoi allenamenti alla Sestese; è un grandissimo tecnico e un’ottima persona. In estate mi sono state offerte due panchine di Prima Categoria, ma le ho rifiutate per dire di sì al Gavirate e imparare da un grande maestro come Caon. Ho bisogno di crescere e Gavirate è il posto giusto. Seguire la prima squadra e la Juniores è un impegno tosto, ma nello stesso tempo molto motivante”.

Domenica arriva l’Union Villa Cassano che, al contrario di voi, ha perso le prime due. 
“Non guardiamo ai risultati degli altri e sono convinto che non sarà una sfida facile. Hanno giocatori importanti come Tino Shala e Qosaj e anche altri e avranno voglia di rifarsi dopo due ko di fila. Noi, però, metteremo in campo altrettanta determinazione per portarci a casa altri tre punti e continuare nel nostro percorso”.

Laura Paganini