Il primo colpo in entrata della Varesina, tolto il ritorno di bomber Davide Pizzini, è rappresentato da Damiano Micheli, il terzino classe 1987 che ha salutato il Verbano dopo numerose stagioni.

Un addio difficile quello ai colori rossoneri?
“Anche quest’anno abbiamo disputato un campionato straordinario vincendo anche il premio come squadra più giovane del girone; un plauso va a tutta la società per il grande lavoro che svolge. Confermarsi sempre con grani campionati non è mai facile e abbiamo sempre chiuso in zona playoff. Il Verbano è a tutti gli effetti una famiglia e salutarla non è stato facile”.

damiano micheli alla varesinaCome mai questa scelta?
“Ho cambiato perché mi è arrivata la chiamata della Varesina e sarebbe stato folle non accettare. Se sei ambizioso ci vai di corsa in un club così strutturato e ambizioso a sua volta. E’ una società che vuole essere solo di passaggio tra i dilettanti e ha basi solide per farcela. L’Eccellenza gli sta stretta. Avevo già in mente di cambiare, è arrivata l’occasione giusta. Spero di sfruttarla al meglio”.

L’obiettivo è vincere il campionato…
“Sinceramente si gioca sempre per vincere, io personalmente la penso così senza mai fare calcoli né all’inizio, né a metà né a fine stagione. Penso a giocare bene e a vincere di conseguenza, poi la palla è rotonda e tutto può succedere. Magari le favorite arrivano dietro come è successo quest’anno. Ma in una squadra ci sono tante dinamiche che prescindono dalla rosa, non siamo macchine; in spogliatoio ci sono tanti meccanismi: l’armonia, il fare squadra e non sempre le scintille scattano. Io di mio sono ambizioso, sono sempre stato così. Tutti partono per vincere (inteso come raggiungimento dei propri obiettivi), è inutile nasconderci dietro un dito”.

Elisa Cascioli