Giovane centrocampista della Rhodense, il classe 1997 Alessandro Bonizzi è uno dei punti cardine della squadra orange di mister Gabriele Raspelli che si appresta ad affrontare il big match di domenica in casa della capolista Vergiatese. Le due formazioni sono le due più serie canditate alla promozione in Eccellenza e al momento sono separate da due punti in favore dei granata.

alessandro bonizzi rhodense 3Vergiatese-Rhodense può essere la partita decisiva per le sorti del campionato?
“Penso proprio di sì. Dopo questa sfida mancheranno solo sei gare e di tempo per recuperare non ce ne sarà poi moltissimo nel caso in cui dovessimo perdere e andare a -5 dalla vetta. Secondo me la vincitrice finale potrebbe già decidersi domenica: in caso di nostro successo credo che un pezzo di Eccellenza sia già nelle nostre tasche, altrimenti alla fine ad esultare sarà la Vergiatese”.

Come vi state preparando? Come state?
“Nell’ultimo periodo siamo meno brillanti dal punto di vista fisico rispetto a qualche settimana fa. Penso però che sia normale avere un calo fisiologico nell’arco di una stagione, soprattutto guardando al tipo di gioco piuttosto dispendioso che abbiamo: ci piace fare la partita, correre, imporre ritmi alti e per riuscire a muovere questo perfetto ingranaggio dobbiamo essere al top”.

Nell’ultimo periodo, infatti, sono arrivate le sconfitte contro Base 96 Seveso e Olimpia. 
“Contro la Base è stato un incontro nato male e finito peggio: abbiamo approcciato male la gara e su palla inattiva abbiamo preso il primo gol, ai quali poi se ne sono aggiunti altri in ripartenza. Contro l’Olimpia abbiamo pagato l’impegno infrasettimanale ed è stato più un discorso legato alle energie spese nella partita precedente. Ora, tuttavia, stiamo meglio e il peggio è passato. Siamo carichi e consapevoli che contro la Vergiatese ci giochiamo una bella fetta di stagione”.

alessandro bonizzi rhodense 2All’andata avete vinto voi 1-0. Che ricordi hai di quel pomeriggio?
“E’ stata una gara bloccata e l’equilibrio si è rotto a nostro favore su un calcio di punizione; siamo stati cinici e ci siamo presi tre punti fondamentali. Rispetto a quel 4 novembre, però, sono cambiate un po’ di cose, soprattutto in casa Vergiatese. Se ne sono andati alcuni giocatori, ne sono arrivati di nuovi e la squadra gioca in modo diverso. Sarà interessante e credo che entrambe ci affronteremo a viso aperto: noi sicuramente vogliamo vincere e non ci risparmieremo”.

Guardando ai due calendari da qui alla fine, il vostro sembra più in discesa. 
“Sulla carta sì. Abbiamo già incrociato le big e non abbiamo più scontri diretti, cosa che invece la Vergiatese avrà. Dobbiamo sfruttare la chance di domenica per mettere la freccia e poi tenere duro fino alla fine non inciampando contro squadre che stanno dietro di noi e che, tuttavia, hanno grandi motivazioni perchè impegnate nella lotta per non retrocedere. Mai abbassare la guardia”.

Quanto a te, come ti trovi alla Rhodense?
“Sto bene, è un bell’ambiente e un altrettanto positivo gruppo. Di solito ho sempre giocato come mediano basso, mentre quest’anno quel ruolo è già coperto da Castelnuovo e sto facendo la mezzala. Sono contento della mia stagione e voglio arrivare in Eccellenza con questa maglia”.

alessandro bonizzi rhodense 5Ora sei in Promozione, ma nella tua carriera hai collezionato anche presenze in Serie D.
“Ho iniziato da ragazzino nell’Aldini e sono rimasto lì fino agli Allievi. Poi sono passato alla Juniores del Seregno in Serie D e ho esordito l’anno successivo anche in prima squadra contro la Bustese. Successivamente mi ha voluto l’Olginatese e con i bianconeri ho giocato in Serie D. Sono ancora di loro proprietà e l’anno scorso mi hanno girato al Gorla Maggiore in Prima Categoria e quest’anno in Promozione alla Rhodense. Mi sarebbe piaciuto rimanere nel giro della Serie D, ma devo essere realista e, una volta che scendi di categoria, è difficile tornare ai piani alti. La speranza è l’ultima a morire, ma ora penso solo alla Rhodense e a vincere sul campo la Promozione guadagnandomi magari la riconferma per l’anno prossimo”.

IL CAMMINO DELLA RHODENSE

Laura Paganini