Se tutto andrà come pianificato, domani, 16 aprile, giorno dell’udienza in Tribunale, il Varese non fallirà. In seguito all’abbandono delle trattative da parte di Domenico Altomonte, che nei giorni scorsi è stato colpito da un grave lutto famigliare, era quasi scontato che la società andasse inesorabilmente verso il fallimento considerato che la cordata di Altomonte rappresentava una delle ultime ancore di salvataggio. A quanto pare però non è così e Benecchi si è messo a caccia di ulteriori risorse che pare abbia trovato sul territorio. Se ci sono o meno forze locali pronte ad aiutarlo è da vedere, intanto però il presidente e unico proprietario del club ha trovato un accordo con Macron per estinguere il debito. Stamattina Benecchi ha incontrato l’avvocato Nucera, legale del marchio sportivo, e alle 18 è in programma la firma dell’accordo. La scrittura privata prevede il saldo immediato di una parte del debito (il totale restante dei 64mila è di circa 35mila euro) e il resto rateizzato (2 o al massimo 3 rate). Una mossa che convincerebbe Macron a ritirare l’istanza di fallimento e a quel punto il giudice estinguerebbe la procedura. Non ne sono state presentate altre oltre a quella dello studio legale Colombetti di circa 15mila euro, una cifra nettamente inferiore ai 30mila euro che per legge obbligano il giudice a dichiarare fallimento. Per questo il Varese potrebbe salvarsi. Tutto comunque dipenderà dalla decisione del Tribunale fissata domani mattina alle ore 9.

Elisa Cascioli