Siamo nel pieno del calciomercato, un periodo di transizione, di scelte per società e giocatori. Ed è un periodo di scelta anche per Alessandro Anzano, bomber classe ’81 che non ha sicuramente bisogno di presentazioni.

Nella stagione appena conclusa Anzano ha sfiorato la vittoria dei playoff del Girone A con il suo Fenegrò (sconfitta per 2-1 contro il Legnano), al termine di un campionato con tante luci, ma con qualche ombra. Ed è lo stesso attaccante a ripercorrere l’ultimo anno: “A livello di squadra è stato un cammino sicuramente positivo, anche se c’è grande rimpianto perché con un minimo di sforzo in più da parte di tutti, giocatori, staff e società, si poteva vincere il campionato; ad esempio per una squadra che vuole salire di categoria è inammissibile perdere sei punti contro l’Alcione, con tutto il rispetto che posso avere per loro. I playoff sono un discorso a parte, è andata come è andata, ma comunque ripeto che è stata un’annata positiva. A livello personale invece ho avuto qualche problema tra infortuni e scelte tecniche, anche se sono comunque riuscito segnare 15 gol per cui non mi posso lamentare”.

E adesso? Le offerte non mancano, ma Anzano non ha ancora preso la sua scelta definitiva. “Ho ricevuto proposte interessanti – conferma il bomber – da varie categorie e voglio prendermi ancora del tempo per valutare attentamente i pro e i contro di ogni società. Il Fenegrò sta attraversando un momento di confusione: non c’è un direttore sportivo, non si sa chi resterà e chi se ne andrà, e il nuovo mister (Giuseppe Magni, ndr) mi ha chiamato nei giorni scorsi per chiedermi di restare; preferirei ci fosse maggiore chiarezza. Il Busto 81 gradirebbe un mio ritorno, in un ambiente che conosco bene e in cui ho vissuto un’annata straordinaria due stagioni fa, mentre la Vergiatese è una squadra ambiziosa, composta da gente seria che ha avviato un progetto interessante e potrebbe essere un’outsider. In Promozione ho avuto qualche contatto con il Muggiò, una squadra che ammetto di non conoscere bene, ma il presidente mi ha garantito che la prossima stagione sarà molto ambiziosa. Infine ho ricevuto un’offerta dalla Solbiatese Insubria in Prima Categoria; sicuramente non ho mai parlato con nessuno del Saronno, come invece ho letto da qualche parte. Tornando alle offerte concrete ripeto: devo ancora scegliere. In tanti mi hanno sconsigliato di scendere di categoria, ma ogni sfida presenta diversi stimoli che devo valutare attentamente”.

Ancora incertezza dunque sulla sua futura squadra; nessun dubbio, invece, sul futuro professionale: “Voglio continuare a giocare, almeno finché il fisico me lo permetterà o finché riuscirò a mantenere i miei standard. Amo il calcio e li stimoli li trovo nel momento stesso in cui scendo in campo; diciamo che ho ancora le farfalle nello stomaco. Sicuramente dalla mia, a 38 anni, ho l’esperienza  che cerco di mettere a disposizione dei più giovani: con loro non sono pressante, anzi, cerco di mettergli serenità; può darsi che li riprenda, ma nei limiti che mi competono senza esagerazioni. Anzano allenatore in futuro? Per il momento non mi interessa e non ci penso. Ci sono tanti bravi mister che sono senza panchina, e auguro loro di rimettersi in gioco. In futuro magari valuterò, ma adesso allenare non fa per me”.

Matteo Carraro