Morale a terra, il Varese, sempre più stretto nella morsa dell’incertezza societaria, non riesce più a rialzarsi. Avere una buona spinta in campo e migliorare la condizione in classifica darebbe sicuramente una grossa mano al gruppo che invece ieri ha incassato l’ennesima sconfitta. L’attacco non riesce più a segnare e la squadra non sembra più capace di vincere, l’ultimo successo risale a ben 13 giornate fa e adesso i playout sono una dura realtà, sempre più difficile da evitare. Il tecnico Tresoldi va avanti e continua a lavorare nonostante tutto, non si arrendono nemmeno i tifosi, sempre più vicini alla squadra in difficoltà. Domenica saranno in trasferta a Pavia, giovedì offriranno la pizza ai giocatori che ieri hanno ricevuto le offerte da parte degli steward dello stadio. Intanto prosegue la raccolta fondi come tentativo di abbassare il debito.

La situazione societaria però continua ad essere precaria e il passaggio di proprietà slitta di giorno in giorno. Basile e i compratori arriveranno mai ad un accordo? O tutto sarà trascinato sino al termine della stagione e poi “chi s’è visto s’è visto”!? Sarà questa la settimana buona, arriverà mai il giorno decisivo, le quote passeranno veramente di mano? Arrivati a questo punto, dopo continui slittamenti, in molti non credono più alla possibilità di salvare il Varese, ma uno spiraglio c’è ancora. Da parte dei Catellani, che rappresentano il finanziatore disposto a comprare il 100 per cento delle quote, c’è del cauto ottimismo, ma dopo tante promesse mai mantenute, a Varese oramai c’è da essere come San Tommaso, “se non vedo non credo”. L’incredulità la fa da padrone e anche se i veri cuori biancorossi non sono disposti a mollare, non c’è da cantare vittoria. Domani vedremo se sarà la giornata giusta.

Elisa Cascioli