La settimana chiave risulta sempre essere la prossima, il momento decisivo slitta sempre a domani, in casa Varese è così da tre mesi a questa parte e la società non riesce ad uscire dall’empasse. La vera svolta sembra non arrivare mai e questo non fa altro che allungare l’agonia. Qualcosa si è smosso, per carità, l’amministratore unico Paolo Basile, che già a novembre era uscito allo scoperto chiedento aiuto dal punto di vista finanziario, si è fatto da parte dopo l’arrivo di Sauro e Fulvio Catellani ai quali a dicembre è stata data in gestione l’area sportiva. Il loro obiettivo non era quello di diventare i futuri proprietari, ma quello di mettersi al lavoro per trovare risorse, portare sponsor ed invididuare finanziatori interessati. Ci è voluto più tempo del previsto, ma alla fine ce l’hanno fatta e, in rappresentanza di chi è intenzionato a prendere le quote societarie, si dicono pronti a patto che Basile si accolli eventuali debiti che non sono ancora usciti allo scoperto. Questo aspetto ha fatto bloccare la trattativa e Basile si è mosso di conseguenza chiamando in causa il sindaco Galimberti che ha iniziato a guardarsi intorno scoprendo “un grande interesse” per il Varese.

Oltre al gruppo rappresentato dai Catellani, ci sono, infatti, altri interlocutori e le piste aperte sono molteplici. Il sindaco sta anche valutando se poterne mettere assieme più di una. E’ dura, ma ci si sta impegnando affinché il Varese Calcio non fallisca. Non lo vuole la proprietà, certo, ma nemmeno le istituzioni perché un fallimento a tre anni dall’ultimo sarebbe una brutta macchia nella storia del club e della città. Cosa succederà? A inizio settimana sarebbe in programma un ulteriore incontro tra le parti, Basile e l’avvocato Piccolo da un lato e i Catellani dall’altro, da qui si capirà se il passaggio di quote potrà verificarsi o meno.
Intanto in settimana il Varese ha scongiurato la penalizzazione provvedendo a pagare 10mila euro ai tre ex Talarico, Innocenti e Piraccini. Entro il 20 andranno saldati 15mila euro a Viscomi, Luoni e Moretti. Nel frattempo, se Scuola Calcio e Settore Giovanile hanno ricevuto degli acconti grazie alle rette anticipate dai genitori, la prima squadra resta ancora in attesa dai rimborsi che non vede da novembre.

e.c.