Dopo le solite Milano e Venezia, si ricostruisce il terzetto in terza posizione, con Avellino che recupera due punti grazie alle sconfitte di Varese e Cremona. Dietro di loro Brindisi e Trieste sembrano essere le più accreditate per la qualificazione alle final Eight, mentre Bologna, Brescia e Sassari si giocheranno l’ultimo posto.

Vanoli Basket Cremona – Germani Basket Brescia 88-91
Grande vittoria esterna di Brescia, che si lascia alle spalle l’uscita dall’Eurocup e il brutto infortunio occorso a Luca Vitali per andare sul campo della Vanoli e conquistare due punti importantissimi. È il nuovo arrivato Jared Cunningham a fare la voce grossa in casa Germani, disputando una gara di grande leadership, sia in attacco che anche in difesa, dove pressa con grande efficacia i portatori di palla di Cremona. La Vanoli, che nel terzo quarto è rimasta in controllo della partita, nell’ultima frazione patisce la versatilità della Germani, che con il quintetto piccolo, schierando Brian Sacchetti da falso 5, condanna la squadra di coach Meo alla sconfitta. Per Cremona 18 di Crawford, 16 di Aldridge e 10 di Mathiang. Per Brescia 23 di Cunningham, 18 di Abass e 16 di Hamilton.

Happy Casa Brindisi – Segafredo Virtus Bologna 89-81
Importante successo casalingo per Vitucci e i suoi, che sconfiggono la Virtus in una gara fondamentale per la qualificazione alle Final Eight di coppa Italia. Brindisi costruisce il suo successo nei quarti dispari, primo e terzo, dimostrando la netta superiorità del suo quintetto iniziale rispetto a quello della Virtus, specialmente con il solito duo Banks-Brown. Per Bologna ci provano Kravic e Cournooh dalla panchina a raddrizzare la situazione, ma nel finale è un inaspettato protagonista come Erik Rush a regalare la sicurezza del successo a Brindisi. Per Brindisi 27 di Banks, 20+10 di Brown, 14 di Moraschini e 11 di Chappell. Per Bologna 15 di Punter, 14 di Taylor e 12 di Kravic.

Sidigas Avellino – Banco di Sardegna Sassari 86-78
È la Sidigas ad aggiudicarsi la sfida tra due delle squadre più talentuose del campionato, anche se non esenti da problemi (societari quelli di Avellino, costretta a cedere Cole al Buducnost, tecnici quelli di Sassari, non nel suo miglior periodo di forma e in cerca di un sostituto di Petteway, al momento fuori squadra). In assenza di Norris Cole, è Keifer Sykes a prendere le redini della Sidigas, e lo fa disputando un’ottima prova, specialmente a inizio gara, per dare il segnale giusto ai suoi. Poi nel finale è un redivivo Patric Young a dare la carica alla Sidigas, mentre Sassari conferma di non avere abbastanza durezza mentale per vincere gare del genere. Per Avellino 23 di Sykes, 22 di Nichols, 20 di Green e 10 di Filloy. Per Sassari 15 di Smith, Bamforth e Cooley, 10 di Thomas.

VL Pesaro – Dolomiti Energia Trentino 65-77
Prova a scuotersi la Dolomiti, che espugna la Adriatic Arena e ottiene la seconda vittoria consecutiva in campionato. Pesaro parte forte nel primo quarto, sfruttando il talento della sua stella James Blackmon, ma è nella seconda frazione che Trento costruisce gran parte del suo successo. È una scarica di triple di Fabio Mian, insieme a 6 palle perse in soli 10 minuti di Pesaro, a dare a Trento un parziale di 11-27 che mette quasi al sicuro la vittoria. Servono un paio di iniziative nell’ultimo quarto di Marble e Craft, autentico mattatore della partita, per dare alla banda di Buscaglia i due punti. Per Pesaro 17 di Blackmon e McCree, 15+19 di Mockevicius. Per Trento 15+10+7 di Craft, 14 di Marble, 13 di Mian e 10 di Pascolo.

Fiat Torino – Oriora Pistoia 86-80
Si muove nei bassifondi della classifica anche la Fiat, che interpreta bene lo scontro diretto con Pistoia e porta a casa due punti fondamentali. Serve un grande parziale nell’ultimo quarto per permettere alla Fiat di vincere tra le mura amiche, grazie anche e soprattutto all’eterno Carlos Delfno, che nei momenti chiave della gara piazza due triple dal peso specifico inquantificabile. Pistoia domina in lungo e in largo sotto canestro, conquistando la bellezza di 19 rimbalzi offensivi, ma si deve arrendere ad una Fiat più precisa al tiro, che con la coppia di guardie Moore-Hobson ha trovato un assetto molto efficace ed intrigante, in grado di permettere a Larry Brown di lavorare ancora di più su una squadra ancora lontana dalla sua versione migliore. Per Torino 26 di Moore, 16 di Carr, 14 di Jaiteh e 11 di Delfino. Per Pistoia 16 di Peak, 15 di D.Johnson, 14 di Auda, 10 di Gladness e 10+13 di Krubally.

Grissin Bon Reggio Emilia – Alma Trieste 71-84
Prima vittoria esterna del campionato per Trieste, che schianta Reggio al PalaBigi e punta con insistenza la qualificazione alle Final Eight. Gli uomini di Dalmasson partono subito premendo forte sull’acceleratore, con un primo quarto dominato da Sanders e Mosley, autori di giocate estremamente spettacolari. Reggio Emilia prova a tornare in partita con tutto il talento e l’esperienza di KC Rivers e il mestiere dell’eterno Ortner, ma uno spettacolare ultimo quarto di Chris Wright, con 14 punti realizzati in 9 minuti, distrugge tutte le speranze di rimonta della Grissin Bon. Per Reggio Emilia 15 di Rivers, 14 di Ortner e 12 di Mussini. Per Trieste 17 di Sanders e Peric (con 16 rimbalzi), 16 di Wright e 14 di Mosley.

Acqua S.Bernardo Cantù – Umana Reyer Venezia 71-93
Non ha nessuna pietà la Reyer, che anche sotto Natale infligge una dura punizione ad una Cantù ancora ultima in classifica, in compagnia di Pistoia e Reggio. Venezia vince tutti e quattro i quarti e non permette mai a Cantù di provare a rimontare. È il solo Stone a giocare più di 30 minuti per la Reyer, che ruota 11 giocatori (Stefano Tonut l’unico a non essere entrato, riposo precauzionale per lui). Cantù ci prova con il solito Gaines, ma non c’è molto altro oltre a lui. Per Cantù 25 di Gaines, 13 di Blakes, 12 di Udanoh e 10 di Jefferson. Per Venezia 21 di Bramos, 17 di Watt, 14 di Daye e 12 di Giuri.

RISULTATI E CLASIFICA

LA PARTITA DI VARESE A MILANO

Marco Mastrorilli