I tifosi del Varese non ci stanno ed ecco che arriva il terribile sfogo. Hanno mandato un messaggio chiaro, diretto e anche minatorio alla società, scritto direttamente sui muri esterni della sede, nel cuore dello stadio. Le pareti degli uffici di via Manin sono stati imbrattati con scritte forti, in maiuscolo e di colore rosso: “Chi il Varese ha tradito da noi verrà bandito” scritto a caratteri cubitali accanto alla porta d’ingresso.
E poi ancora: “L’avete ucciso nel giorno del suo compleanno. Vergogna!” riferendosi alla triste giornata di ieri (22 marzo, compleanno del Varese arrivato a spegnere 108 candeline) durante la quale non sono state pagate le vertenze e non si è materializzata alcuna proposta di acquisto tanto annunciata da Catellani.
Poi lo sfogo contro tutti i protagonisti (seppur senza fare nomi) della triste vicenda: “Vergogna! Siete tutti complici”.

I messaggi continuano anche all’interno dello stadio, dietro alla panchina e sull’asfalto del velodromo in prossimità del tunnel d’uscita dagli spogliatoi, dove però sono di supporto a Maccecchini e alla squadra: “Mister e giocatori siete voi i vincitori”, “10, 100, 1.000 Maccecchini”.

Durante la manifestazione degli ultras in Comune, diverse settimane fa, lo avevano annunciato davanti al sindaco che “chi ha sbagliato dovrà vedersela con noi” ed ecco il loro primo atto.
Vandalismi allo stadio non si verificavano dall’anno del fallimento in B, era il 2015 e apparvero scritte sui muri contro Montemurro, in seguito vennero anche distrutti campo, porte e panchine nonché imbrattato l’interno dello stadio.

Elisa Cascioli