Diverse settimane per “finire” la squadra a Saronno, ma alla fine ne è valsa la pena. In casa Robur Basket Imo Saronno infatti, dopo un lungo lavoro conclusosi solo pochi giorni fa, hanno chiuso il roster e dal prossimo 22 agosto, data prevista per il primo giorno di raduno, Ezio Vaghi, presidente del club saronnese, potrà allineare la sua “macchina” sulla linea di partenza. Al primo posto della griglia. Naturalmente.

“Ci siamo messi alle spalle un’estate fatta di tante trattative al termine delle quali – dice in tono soddisfatto Marco Novatui, general manager biancoblu -, abbiamo centrato tutti gli obiettivi che ci eravamo dati: ringiovanire la squadra, aumentare il numero di giocatori di qualità, allungare il roster, alzare il livello di fisicità, atletismo e reattività. Ora, grazie agli ultimi colpi di mercato, siamo pronti per affrontare un campionato che ci auguriamo, e speriamo, possa essere giocato con un ruolo da protagonisti dall’inizio alla fine”.

Difficile pensare ad un ruolo diverso dal momento che avete messo insieme un organico “lussuoso”.
“Dopo le conferme di capitan Leva, del playmaker Mariani, dell’ala Gurioli, del centro Politi e dei giovani dell’Under18 campione regionale (Dhaoui, Pigliafreddo, Tresso e Turatti) tutti ragazzi nati tra 2000 e 2001 abbiamo completato il gruppo con gli inserimenti di Federico Maiocco, Matteo Clementoni, , Chris Chika Ukaegbu e Paolo Tosi. Maiocco è un giocatore che, visti i suoi trascorsi ad altissimo livello, non ha certo bisogno di presentazioni. Federico, ala grande, classe 1983, in uscita da Legnano Basket (5.5 punti e 3.7 rimbalzi nell’ultima stagione in A2) e soprattutto da una lunga carriera da professionista, rappresenta la classica ciliegina sulla torta di una squadra che certamente capitalizzerà al meglio la sua lunghissima esperienza. Clementoni, giocatore che seguivamo da almeno un anno e sembrava fosse ormai destinato alla Sangiorgese in DNB, è una guardia che in categoria, alla Pallacanestro Milano 1958, ha già fatto le “onde” e a Saronno, con un ruolo da titolare, avrà a disposizione spazi di gioco e responsabilità importanti. Ukaegbu invece è un giovane (classe 1996) di scuola cestistica Pallacanestro Cantù che nelle ultime stagioni (6,5 punti e 6,5 rimbalzi e 25 minuti di media nell’ultimo campionato) ha fornito un contributo fondamentale per la crescita di Cermenate. Siamo contenti che “Uka” ci abbia scelto nonostante le numerose proposte che aveva in portafoglio. Qui a Saronno potrà allenarsi in un contesto molto competitivo, crescere ancora come giocatore e, di più, disputare una stagione di alto livello dietro a due “mostri sacri” come Maiocco e Politi sfruttandole enormi doti atletiche e l’energia fisica di cui dispone”.

Tosi, infine, classe 1999, è un’ala-centro di 202 cm., prodotto di Legnano Basket e ABA, che dopo aver fatto vedere cose interessanti a livello di serie C2: “Pensiamo meriti di giocarsi una “chance” anche in C1. Detto questo, mi sembra che la squadra, oltre ad essere completa in ogni reparto, sia il giusto compromesso tra esperienza e gioventù con tutto quello che ne consegue. Quindi: voglia di rivincita da una parte e di emergere dall’altra, miscelate con le motivazioni individuali e collettive di un gruppo che, lo ribadisco, accetta volentieri il ruolo di favorita. Del resto, non è un mistero: noi della Robur Saronno, dopo una finale vinta, e la dolorosa rinuncia alla DNB che tutti ancora ricordano, e due semifinali consecutive, inseguiamo con una certa ostinazione il salto di categoria. Adesso, pensiamo di aver allestito una squadra competitiva, con le carte in regola per arrivare fino in fondo, ma soprattutto, grazie alla carta d’identità piuttosto “verde”, in grado di garantire continuità anche in chiave futuro”.

ROBUR SARONNO – Il roster 2018-2019
Guardie: Matteo Leva ( Capitano), Matteo Clementoni, Andrea Dhaoui (2000), Giacomo Mariani, Andrea Pigliafreddo (2001), Pietro Turatti (2000).
Ali: Alessandro Gurioli, Federico Maiocco, Paolo Tosi (1999), Davide Tresso (2000), Chris Chika Ukaegbu.
Centro: Filippo Politi.
Coach: Massimo Bianchi e Michele Crugnola.

Massimo Turconi