Sono ben tre le realtà del nostro territorio che hanno diritto a presentare la domanda di ripescaggio in Serie D. Un’idea che circola negli ambienti del Varese, retrocesso ai playout dalla D, e del Busto 81, perdente i playoff di Eccellenza, una certezza invece per la Varesina, anch’essa retrocessa ai playout, che ha già carte, documenti e risorse pronti da consegnare alla Lega.

Le domande vanno presentate entro il 6 luglio e fare previsioni in merito agli esiti è molto difficile considerate le tante variabili in gioco. Prima bisognerà capire se si libereranno posti tra i professionisti (vedi il potenziale fallimento del Cesena) e se si verificheranno ripescaggi a cascata oppure se si realizzera il progetto delle squadre B di Serie A da inserire in C al posto delle rinunciatarie. Dopo aver vinto i playoff di Serie D, un eventuale ripescaggio del Como libererebbe un posto. Senza dimenticare le squadre a rischio iscrizione alla stessa Serie D. Infine bisognerà capire quante compagini presenteranno concretamente la domanda e quali domande saranno accolte.

La graduatoria si stabilisce attraverso un punteggio che varia in base ai requisiti: facendo due calcoli, tra Varese, Varesina e Busto 81 sarebbero i rossoblù ad essere più in alto con un punteggio di circa 30/32. A far volare in classifica la squadra di Venegono Superiore sono i punti assegnati per il valore sportivo (tre anni consecutivi in D valgono 9 punti; una storica realtà come il Varese, avendo cambiato matricola dopo il fallimento del 2015, ne realizza solo 6) e per il volume di attività giovanile. L’essere un Settore Giovanile d’Elité gli permette di incrementare di 4 punti. Dalla sua il Varese ha il bacino d’utenza: 3 punti per essere capoluogo di provincia contro i 2 della squadra bustocca (città con oltre 50mila abitanti) e un solo punto alla Varesina. Nel punteggio ha poi un peso consistente la valutazione dell’impianto (da 1 a 6), il tasto dolente del Busto 81 che nella passata stagione ha giocato ad Olgiate Olona ed è alla ricerca di un terreno di gioco. Tramontata l’ipotesi “Speroni”, sta prendendo in considerazione il “Chinetti” di Solbiate Arno. Questo aspetta gioca un peso molto negativo sul fronte ripescaggio.
Il Varese nonostante uno stadio omologato per la Serie B non avrebbe punteggio pieno in quanto la disputa delle partite a porte chiuse toglie i punti e quest’anno è successo contro la Pro Sesto dopo i tafferugli tra le due Curve coi comaschi.

Un altro aspetto che penalizza il Busto81 è la novità di quest’anno: la priorità è delle retrocesse e non più delle squadre vincenti ai playoff, che comunque sia hanno perso in finale. Dunque si parte da chi è andato giù con le retrocesse ai playout che sono ovviamente avvantaggiate rispetto a chi ha salutato la categoria direttamente: 4 punti alla Varesina per aver chiuso al 17^ posto in classifica e per essere retrocessa con pareggio; 2 invece al Varese che ha chiuso al 18^ posto e ha poi perso a Voghera.

Oltre ai requisiti richiesti, per presentare la domanda serve la fideuissione in carico alla Lega e anche la doppia iscrizione ai due campionati (sia Eccellenza che Serie D) con una spesa di circa 50mila euro più i 19mila di domanda.

Elisa Cascioli