Porte aperte alla Mv Agusta che ieri allo stabilimento della Schiranna ha radunato moto costruite fra il 1950 e il 1972 dall’azienda aeronautica varesina. Un ritrovo che oramai è un appuntamento fisso giunto alla 24esima edizione. A Varese hanno fatto capolino circa cento Aermacchi giunte da tutto il mondo che hanno regalato emozioni sulle strade del Varesotto. Cambio di percorso rispetto a quello solito. La concomitanza con i Mondiali di ciclismo di Gran Fondo non ha permesso il consueto giro sul Brinzio, gli appassionati hanno cambiato rotta verso Bodio e Biandronno per poi raggiungere Monate e Comabbio e sostando a Ternate.
Nel pomeriggio ritorno in Mv e warm up con le modo da corsa sul piazzale dell’azienda.

Il Registro Storico Aermacchi ha festeggiato un pilota figlio d’arte che ha vissuto una lunga carriera e che spesso ha corso con le moto ufficiali della Schiranna pur avendo corso soprattutto da privato. Giuseppe Mandolini, figlio di Adelmo che lavorava alla Moto Guzzi e che con le moto di Mandello Lario ha gareggiato. Il 18 novembre 1936 Mandolini jr vide infatti la luce a due passi dalla fabbrica dell’Aquila e crescendo non poteva non essere contagiato dalla passione per moto e corse. Da junior ha corso per sei anni mentre papà Adelmo si avviava a concludere la propria carriera alla bella età di 49 anni utilizzando Guzzi private e semi-ufficiali. Mandolini jr ricorda di aver disputato nel 1957 una delle sue prime gare con una Macchi 250, la moto che poi avrebbe spesso utilizzato venendo ingaggiato direttamente dalla Casa per dar man forte a Pasolini, Milani e Pagani, gli ufficiali.

Dagli Usa è invece arrivata a Varese Stacie B. London, californiana laureata con un master in design industriale che ama le moto d’epoca tanto da guidarle in pista per eventi vintage e che da due anni si dedica ai record di velocità in sella ad una 250 made in Varese del 1967.

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Foto Stefano Benvegnù – Agenzia Blitz