Parapiglia finale, al triplice fischio di Borgosesia-Varese le squadre non se le mandano a dire e si registra anche il muso a muso tra capitan Ferri e il tecnico di casa Didu. Volano parole forti e alla fine il Varese si porta a casa un insulto che fa male perché colpisce dritto in faccia: “Società di falliti”.
Questione di qualche minuto, poi la situazione è tornata alla normalità già prima dell’ingresso negli spogliatoi.
LE INTERVISTE
Mister Tresoldi parla di “prestazione del Varese ordinata nel primo tempo; poi siamo calati nella ripresa soffrendo negli uno contro uno, loro hanno aumentato il ritmo e ci siamo abbassati. A quel punto abbiamo provato a portare a casa il punto che è comunque qualcosa”.
Crede nella salvezza dentro e fuori dal campo? “Fuori non sta a me dirlo, dentro sì. Se guardiamo la classifica siamo tutti lì e avessimo vinto oggi saremo fuori dai playout. Ci sono ancora cinque partite da sfruttare e non ci arrendiamo”.
Capitolo scelte. Perché Ba punta centrale? “Per attaccare la profondità anche se è più abituato a stare esterno. Speravo potesse essere una spina nel fianco del Borgosesia ma purtroppo non ha ricevuto palloni”. Ci spiega i cambi Fratus-Morao e Zazzi-Rudi? “Fratus era a corto di fiato e aveva le gambe pesanti forse anche a causa del sintetico. Ho pensato all’inserimento di Rudi perché volevo un giocatore alto e forte di testa considerando che gli avversari erano più minuti”.
Rammarico di Monacizzo nonostante il gol: “Speravo che il mio rigore valesse i tre punti, purtroppo non è andata così, ma ci crediamo ancora e lottiamo a testa alta da qui alla fine contro tutte le difficoltà”.
“Ferri mi ha etichettato come ‘fenomeno’, cosa che non sono considerando che alleno in un ambiente molto umile – spiega Marco Didu nella zona interviste –. Sicuramente non mi sono piaciuti i diversi metri di giudizio del direttore di gara. Il Varese? So che fuori dal campo la situazione è complicata, ma ho visto una squadra viva e con ottimi elementi. Tra tutte le squadre in lotta per la salvezza è quella che ha più qualità per potercela fare”.
Elisa Cascioli
