La stagione 2017/’18 è terminata per tutte le squadre che hanno giocato nel girone A del campionato di Promozione. Promossa in Eccellenza è la Castanese, mentre a scendere in Prima Categoria sono Portichetto, Brebbia e Belfortese. Ecco le pagelle finali di tutte le formazioni.
CASTANESE 9: un campionato dominato per tutto il girone d’andata, una flessione che ha fatto temere per il primato e la vittoria, e poi un finale tutto in crescendo. È questa la fotografia della stagione della Castanese che qualche settimana fa ha festeggiato la promozione in Eccellenza passando per lo spareggio contro la Rhodense. L’arrivo sulla panchina di Cataldo (ora le strade tra lui e il club neroverde si sono divise) ha dato una sterzata al gruppo e l’ha portato a conquistare una storica promozione proprio nel 50° anno dalla fondazione della società. L’Eccellenza è realtà, una meritatissima realtà.
RHODENSE 8.5: insieme alla Castanese, era la squadra più forte del campionato e non è riuscita a salire in Eccellenza a causa della sconfitta nello spareggio proprio contro la Castanese. È stata comunque autrice di una stagione da incorniciare e ha dato del filo da torcere ai rivali neroverdi, arrivando ad affiancarli nel finale di campionato. Il percorso verso l’Eccellenza tramite i playoff si è concluso mercoledì sera al terzo turno per mano della Vertovese (0-2 in casa e vittoria per 2-1 nel bergamasco), ma non è escluso che per la Rhodense possa arrivare un ripescaggio. Migliore attacco del girone con 62 gol fatti, è la squadra che ha perso di meno di tutte (4 ko) anche se ha pareggiato ben 12 volte. Caruso con 12 reti è il capocannoniere della stagione regolare.
OLIMPIA 7.5: un campionato tutto nella parte medio-alta della classifica, l’obiettivo playoff raggiunto con una certa facilità e la ciliegina sulla torta di battere in trasferta il Gavirate nel primo turno dei playoff andandosi a prendere la finale del girone contro la Rhodense, poi persa. La stagione è stata dunque positiva per i tresiani di mister Rinaldi che, con una maggiore continuità, avrebbero potuto puntare ancora più in alto. Meritano comunque un plauso per aver ringiovanito l’organico ed essere riusciti a puntare in alto facendosi largo fra squadre molto attrezzate.
GAVIRATE 7: secondo migliore attacco (61 gol fatti), una tra le difese meno perforate (40 gol subiti) e 57 punti complessivi che sono valsi il terzo posto dietro a Castanese e Rhodense. Nel finale infuocato di campionato, i rossoblù di Iori avrebbero potuto sorpassare le rivali, ma l’inattesa sconfitta contro il Portichetto, il pareggio contro la Castanese e quello beffa contro il Morazzone non hanno consentito al gruppo di puntare dritti alla testa della classifica. Nel primo turno dei playoff, poi, è arrivata la sconfitta contro l’Olimpia che ha fermato i sogni di gloria lacuali. Nel momento clou, insomma, è mancata un po’ di lucidità per spiccare il volo verso l’alto. Ma il Gavirate ci riproverà l’anno prossimo con il nuovo duo in panchina Caon-Crippa.
BASE 96 SEVESO 7: 49 punti e sesto posto complessivo per la compagine di mister Martinelli, distante solo 6 lunghezze dai playoff (Olimpia, 55). Dopo i 24 punti nel girone d’andata, la Base si è riconfermata e ha dato del filo da torcere a diverse antagoniste: sul terreno di gioco amico, infatti, sono cadute ad esempio Uboldese, Vergiatese e Olimpia e i brianzoli sono andati a vincere a Castano contro la Castanese (0-1). Insomma, un buon campionato (e in crescendo) per i rossoverdi, stabilmente nelle zone medio-alte della classifica.
BESNATESE 6.5: gli obiettivi dopo la campagna acquisti fatta di diversi giovani di qualità erano quelli di puntare a qualcosa in più di una semplice salvezza, ma un po’ di incostanza non ha permesso alla banda del patron Pozzi di fare il “salto”. E così, per il secondo campionato di fila, la Besnatese centra la salvezza con mister Epifani che negli ultimi giorni ha salutato e si è accasato al “suo” Bosto. 43 sono i punti complessivi (21 nel girone d’andata) che hanno permesso ai biancazzurri di allontanarsi quasi subito dai bassifondi e di costruire, soprattutto in casa, le sue fortune. Se 45 sono i gol subiti, 46 sono quelli fatti e 27 portano la firma di Cinotti (13), Angelucci (7) e Passafiume (7). La panchina è passata adesso a Rasini che dovrà portare avanti il buon lavoro degli ultimi anni in quel di Besnate.
UBOLDESE 6,5: per l’ennesimo anno bomber Tartaglione si conferma il capocannoniere del girone A con 25 gol all’attivo e, grazie al voto dei lettori di Varese Sport, si porta a casa il secondo Pallone d’Oro di fila di Promozione. Ma un attaccante così prolifico non è bastato all’Uboldese per centrare i playoff: il quinto posto, infatti, non è stato sufficiente per accedere alla post season a causa dei 10 punti di distacco dalla seconda in classifica, la Rhodense, e proprio come l’anno scorso quel “punto di troppo” pesa come un macigno. I rossoneri sono arrivati fino ai quarti di finale di Coppa Italia dove sono stati estromessi dall’Universal Solaro.
LENTATESE 6,5: campionato di tutta tranquillità per la Lentatese che si è mantenuta sempre ben al di sopra della zona pericolante. Più prolifica e più concreta in trasferta piuttosto che in casa, in generale si è dimostrata un diesel perchè, guardando alle statistiche, ha segnato molti gol negli ultimi minuti delle gare. Capocannoniere della squadra Stefano Longoni, autore di 17 reti, ossia un terzo delle marcature totali della Lentatese.
VERGIATESE 6,5: ci si aspettava forse qualcosa in più dalla Vergiatese che non è mai riuscita a trovare la continuità necessaria per una squadra che ambisce ad occupare stabilmente i primi posti in classifica. I 45 punti complessivi e la settima posizione non sono male, ma ad un certo punto i granata si sono trovati anche al secondo o terzo posto e hanno cullato sogni di gloria. Poi, tuttavia, nella seconda parte del campionato, anche a causa di qualche infortunio di troppo, il gruppo non è più riuscito a stare al passo con le prime. Così, perso il treno post season, nelle ultime cinque partite gli uomini di Fiorito hanno racimolato solo un punto.
UNIVERSAL SOLARO 6,5: a braccetto con Morazzone e Bresso (41 punti), i giallorossi hanno ottenuto una salvezza tranquilla dopo un inizio di campionato in cui c’è voluta qualche settimana per assestarsi. Trovata la quadratura del cerchio, gli uomini di mister Leo hanno risalito la china velocemente chiudendo quasi in pari (11 vittorie, 8 pareggi e 13 sconfitte). Buonissimo il percorso in Coppa Italia dove l’Universal Solaro è arrivato fino in semifinale (ai quarti regolata l’Uboldese in trasferta) dove ha ceduto al Casazza, poi vincitore della coppa.
MORAZZONE 6: 41 punti totali e 14 di distanza dalla zona playoff (55 punti per l’Olimpia), un po’ troppi per una squadra che puntava almeno a lottare per un posto nei playoff. Invece, la truppa di mister Dallo prima e di Marchiorato poi si è trovata troppo presto fuori dai giochi. Qualche squillo (frenate all’andata Castanese e Uboldese, mentre Gavirate e Rhodense hanno pagato dazio in entrambe gli incontri) non è bastato per arrivare più in alto, ma la salvezza non è mai stata in discussione. Nota di merito a Mattia Ghizzi, bomber da 20 reti sulle 54 totali.
BRESSO 6: Promozione confermata anche per la stagione 2018/’19 grazie ad un campionato positivo e condotto in porto senza particolari affanni. 10 vittorie, 11 pareggi e 11 sconfitte con 43 reti segnate e 42 subite: sono questi i numeri del Bresso, autore di un torneo di grande equilibrio e di buona sostanza.
COB 91 6: salvezza tranquilla per i milanesi che, dopo un girone d’andata chiuso in zona playout e con 17 punti all’attivo, ne racimolano altri 23 chiudendo con 40 punti tondi tondi. Quella di mister Provasi si è dimostrata una squadra decisamente da trasferta: 28 dei punti conquistati sono arrivati fuori dal campo amico, così come 23 dei 39 gol messi a segno sono stati festeggiati lontano da Cormano. Un dato curioso, ma che dice tanto sulla vocazione non casalinga dei rossoblù.
GUANZATESE 6: da neopromossa riesce a mantenere la categoria con le unghie e con i denti. Gli uomini di mister Papis, subentrato in corsa a mister Porro, agguantano prima lo spareggio per non retrocedere contro il Brebbia grazie al 2-2 in extremis sul campo del Gavirate, poi lo vincono e riescono anche a vincere il doppio confronto dei playout contro la Belfortese, battuta a Capolago dopo la sconfitta interna dell’andata. Grande carattere e determinazione per una squadra che ha combattuto fino alla fine per conservare la categoria.
BELFORTESE 5,5: ripescata a pochissimi giorni dall’inizio del campionato, la Belfortese ha accettato con grande coraggio questa sfida e si è trovata in Promozione un po’ a sorpresa disputando un torneo dignitoso e cercando soprattutto di sopperire alla mancanza di un vero bomber, (complice anche l’impiego di Markaj nell’anno post infortunio ed incappato in un stop che non gli ha permesso di giocare i playout). Non a caso, la squadra di Casaroli, al quale è subentrato in corso d’opera Saporiti, ha avuto il peggior attacco dell’intero girone (solo 23 i gol fatti, meno anche dei 25 del Portichetto). Nella doppia sfida playout contro la Guanzatese si è suicidata, sperperando l’1-0 esterno dell’andata con un 3-0 incassato davanti al proprio pubblico. Ripartirà dalla Prima Categoria.
BREBBIA 5: stagione a dir poco difficile in quel di Brebbia, culminata con la retrocessione in Prima Categoria dopo un discusso spareggio contro la Guanzatese. Nel finale di campionato, i gialloblù hanno risalito prepotentemente la china con uno scatto d’orgoglio conquistando 16 punti sui 21 disponibili nelle ultime 7 gare, ma questo non è bastato e le “condizioni precarie” in cui si sono presentati alla sfida clou con la squadra del comasco rispecchiano l’intera stagione. Più di così, però, non si poteva chiedere ai ragazzi e qualche punto di domanda sul futuro c’è.
PORTICHETTO 4: la stagione si chiude con la retrocessione diretta in Prima Categoria. Dopo un girone d’andata da 15 punti, il ritorno porta con sé soltanto altri 7 punti che non bastano ad evitare la discesa di una categoria. Troppo poco per pensare di mantenere la Promozione dopo un’annata travagliata.
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Laura Paganini
