È importante muoversi il prima possibile, Varese lo ha imparato nella scorsa estate quando proprio anticipando le concorrenti aveva costruito quella squadra uscita sul lungo periodo e capace di ritornare ai Playoff dopo cinque anni di assenza. La società di Piazza Monte Grappa sta anche quest’anno provando a muoversi con quelle modalità ed è partita da una campagna abbonamenti che ha raggiunto numeri da capogiro, considerando il periodo dell’anno.

Sul campo, la prima operazione è stata quella relativa al rinnovo di Tyler Cain: è arrivata l’ufficialità che l’uomo cardine del sistema di gioco di Attilio Caja rimarrà in biancorosso per altre due stagioni. Si tratta di un segnale importante da parte del club, capace di confermare un giocatore che – per qualità e intelligenza cestistica – poteva far gola a molti.
Il sintomo, anche, che l’ambiente e la piazza hanno convinto Cain e sono stati un fattore nella sua decisione. “Tyler è uno dei tasselli fondamentali della formazione biancorossa della prossima stagione. Sia dal punto di vista tecnico sia da quello umano e personale, Tyler quest’anno è stato l’emblema della nostra squadra per carattere e determinazione. Incarna perfettamente i nostri valori e il concetto di uomo squadra. Sono veramente contento di rivederlo a Varese con la sua splendida famiglia. E spero che possa essere di esempio anche per gli altri giocatori che faranno parte della Openjobmetis Varese per la stagione 2018/19″, spiega Antonio Bulgheroni, consigliere Pallacanestro Varese.
Tyler Cain stesso si dice “veramente contento di continuare a giocare per la Pallacanestro Varese. Questa scelta mi rende orgoglioso. Non vedo l’ora di tornare a Varese, di dare il massimo per la squadra e per i tifosi. Ci vediamo presto”.

Sul fronte mercato, invece, la situazione è più nebulosa perché ci sono diversi nodi da sciogliere. Entro due settimane, inoltre, la Openjobmetis dovrà decidere se partecipare o meno alla FIBA Europe Cup, competizione che due anni fa diede lustro alla stagione biancorossa con la cavalcata fino alla finale disputata a Chalon. Il nuovo formato della coppa – dopo la nascita della Champions League – vede un numero bassissimo di squadre di livello nelle prime fasi e potrebbe consentire a Varese un cammino agevole.

Per quanto riguarda gli stranieri, risolta la situazione di Cain, sono tre i giocatori su cui Coldebella e Caja vogliono capire qualcosa in più: Vene, Avramovic e Okoye. L’estone è quasi sicuramente in partenza: ha accettato Varese come soluzione per rilanciarsi dopo l’infortunio, ma ha sempre giocato ad alto livello in Europa ed è scontato che cerchi prima di trovare una sistemazione che garantisca la vetrina delle principali coppe europee.

Avramovic è sotto contratto, ma se una squadra (dall’estero, con ogni probabilità) dovesse mostrarsi intenzionata a pagare il buyout, allora il serbo potrebbe decidere di lasciare. Okoye, infine, vuole giocarsi le sue carte e parteciperà alla Summer League NBA: solo al termine della manifestazione darà una risposta a Varese e ad altre eventuali pretendenti in Europa.

In questo quadro, Coldebella non vuole stare a guardare e sta provando a piazzare il primo colpo: secondo La Prealpina, è stato già raggiunto un accordo con Dominique Archie. L’ala statunitense ha già giocato per due stagioni (entrambe a Capo d’Orlando) in Serie A, inframmezzate dall’annata con la maglia di Ostenda in Belgio: Archie ha mantenuto in Italia 13.5 punti e 5.9 rimbalzi di media (in 53 partite) con 14 di valutazione.

L’ex giocatore dell’Orlandina ha caratteristiche affini al modello di gioco proposto dalla Openjobmetis nella passata stagione: è un’ala dotata di grande versatilità, capace di essere efficace in attacco sia come tiratore sia come giocatore di sistema e come passatore, ma in grado anche di essere un fattore nella metà campo difensiva. Se Archie fosse davvero il primo nome del mercato biancorosso, i tifosi avrebbero la certezza che Varese – come impostazione – sta realmente ripartendo dai successi della stagione da poco conclusa.

Filippo Antonelli