C’è anche un po’ di Varese nell’impresa della nazionale femminile di hockey su ghiaccio: la varesina Anneke Orlandini ha festeggiato insieme alle compagne in azzurro la promozione nella Divisione I – Gruppo A dopo 18 anni dall’ultima volta.

La nostra nazionale, infatti, nello scorso weekend si è messa al collo la medaglia d’oro ai Mondiali di Divisione I – Gruppo B giocati ad Asiago davanti ad un numerosissimo e caldissimo pubblico che ha sostenuto il gruppo dall’inizio alla fine della manifestazione. L’anno prossimo, al campionato iridato del 2019 (data e luogo ancora da definire), l’Italia dunque sfiderà alcune delle nazionali più forti al mondo come Austria, Norvegia, Ungheria, Slovacchia e Danimarca e si batterà per conservare la categoria che quest’anno si è sudata.

Dopo le vittorie contro Lettonia, Kazakistan e Polonia e la sconfitta contro la Corea del Sud (le coreane hanno partecipato alle recenti Olimpiadi Invernali di PyeongChang insieme a giocatrici della Corea del Nord), la giovanissima Italia (età media di 22 anni) ha superato con un po’ di patema l’agguerrita Cina e ha brindato alla promozione nell’élite dell’hockey.
anneke orlandini con mamma antoinette e papà lucaUna delle protagoniste di questa cavalcata trionfale è proprio il difensore Anneke Orlandini che sul ghiaccio del PalAlbani di Varese ha mosso i primi passi. La 22enne ha iniziato nel settore giovanile dei Mastini, ha proseguito il suo percorso di maturazione a Lugano, ha fatto un’esperienza di tre anni a Bolzano in IHLW e poi è tornata in Svizzera dove ora gioca (e studia Ingegneria Meccanica) nelle Ladies del Lugano, vicecampioni elvetiche in carica. “Mi trovo molto bene e rimarrò qui sicuramente anche l’anno prossimo – spiega -. Continuo però ad essere molto legata a Varese e appena posso torno su quella pista dove ho imparato a pattinare“.

Sull’esperienza ai Mondiali di Divisione I – Gruppo B e la conquista della categoria superiore aggiunge: “Sono felicissima e fin dal primo allenamento con le compagne in azzurro poco prima dell’inizio dei Mondiali ho avuto la sensazione che potessimo fare bene. Pur tutte giovanissime, siamo state un gruppo unito, coeso e con tanta voglia di lavorare e provare a vincere“.

Laura Paganini