Il tecnico dell’Union Villa Cassano Gianluca Antonelli torna al “Franco Ossola” per la prima volta da avversario. Il Varese lo ha già affrontato da allenatore, tre stagioni fa, alla guida del Saronno, panchina dove subentrò in corsa quando i biancocelesti erano già stati a Varese.

In biancorosso ha passato la bellezza di 15 lunghi anni da giocatore prima e da allenatore poi; tra i volti di riferimento del Settore Giovanile, è arrivato sino a guidare la Primavera biancorossa nell’anno del fallimento del club di Laurenza. «Vivo a Varese, tifo Varese da sempre e il passato non si cancella. Sin da bambini, con mio papà, assistevo alle partite della squadra di Fascetti. Questi colori per me rappresentano qualcosa di grande e tornare in quello stadio sarà un’emozione forte. Non nego, con tutto il rispetto per la mia società che mi sta dando tanto, che il mio sogno è sempre stato quello di sedermi su quella panchina. Mai dire mai, certo».

Antonelli conosce bene due pedine avversarie, i suo ex “allievi” Lercara e Simonetto: «Li ho allenati per quattro stagioni, li ho visti crescere – aggiunge –. Ero presente alla loro selezione, si vedeva avevano qualcosa in più. Purtroppo sono stati sfortunati perché il fallimento del club non ha dato loro la possibilità di provare a fare il salto; ma in questi anni hanno sempre fatti qualcosa di positivo, sono considerati due bandiere e sono contento possano esprimersi in prima squadra».

Che sfida si aspetta Antonelli? «Tra le più complicate. Noi siamo un gruppo giovanissimo e per questo ancora un po’ inesperto, ma abbiamo ampi margini di crescita. La sensazione è che il Varese sia una squadra in via di costruzione partita dopo partita. La sconfitta di domenica credo sia stata solo un passo falso. Ha buone individualità, un ottimo allenatore e lotterà per le prime posizioni. Quest’anno sono in tante a voler vincere e il campionato è molto competitivo».

Dopo la vittoria sull’Ardor Lazzate, il Cassano ha subito due sconfitte, l’ultima tra le polemiche contro il Busto 81. “Le polemiche non sono certo partite da me – puntualizza Antonelli -. Io pensa al campo e gli eventuali errori dell’arbitro non fanno parte del mio lavoro. Io non mi sono accorto del sospetto fuorigioco, me l’hanno detto dopo la .

Elisa Cascioli