Non c’è il due senza il tre? “Nel caso di Trento appare più che possibile – risponde risoluto Andrea Conti, general manager e uomo-mercato della Pallacanestro Varese -. La coppia Trainotti-Buscaglia, rispettivamente g.m. e coach, dopo due finali scudetto consecutive perse contro Venezia nel 2017 e Milano nella primavera scorsa, ha comunque allestito una squadra importante, completa, esperta e solida in ogni zona del campo. Forse, rispetto alla formazione vista nel maggio scorsa mancano un paio di “stelle” come Shields e Sutton, ma la visione d’insieme fa intuire il senso di un gruppo più di sistema con uno “scheletro” che rispetto al 2017-2018 è rimasto quasi intatto. E’ cambiato l’asse play-pivot, ora nelle mani di due giovani talento della scuola slava: Radicevic come playmaker e Jovanovic come centro. Intorno a questo coppia si muoveranno tre “giocatoroni” di alto livello come Flaccadori, che verrà lanciato definitivamente in quintetto e due ritorni che in Trentino sono certamente graditissimi: Marble da ala piccola e “Dada” Pascolo che torna a casa dopo le due stagioni milanesi vincenti, ma con spazi di giochi piuttosto compressi. Quindi, come si può vedere, i primi cinque sono tutti di alto profilo, ma a rendere ancora interessante Trento è anche la panchina che, come dicevo prima, è lunga, affidabile, con rotazioni intelligenti e profonde”.

Descrivi il “pino”, prego.
“Dietro Radicevic, coach Buscaglia potrà sempre giocarsi l’”assicurazione” Toto Forray, giocatore che a Trento rappresenta molto, molto più che un cambio essendo il leader tecnico ed emotivo di un gruppo che, nel corso degli anni, è cresciuto insieme a lui. Nel reparto esterni ci saranno i confermati Gomez e Hogue e Mian, che ho avuto a Cremona, e a mio parere rappresenta una buona presa specialmente in chiave difensiva e in attacco come specialista nel tiro da 3 punti. Infine, ho buone impressioni anche dagli ultimi due arrivi: Nikolic e Mezzanotte, lungo italiano che ha fatto bene in LegaDue (a Treviglio ndr) e con un coach come Buscaglia, che non ha paura di rischiare di coi giovani, pian piano potrà ritagliarsi spazi di gioco consistenti”.

Come al solito: pregi, difetti e prospettive?
“Dei pregi si è già detto: squadra completa che metterà sulla bilancia del campionato esperienza, talento, dinamismo e atletismo in tutti i ruoli, elementi peraltro indispensabili per reggere il doppio impegno campionato più Eurocup. Difetti? Sulla carta non ne vedo. Forse, volendo cercare il pelo nell’uovo potrei ipotizzare qualche difficoltà nell’adattarsi all’assenza di Shields e Sutton, i due terminali offensivi del 2018. Ma, ripeto, è un voler cercare magagne in una squadra che non presenta lacune. Per quanto riguarda le prospettive, credo siano ben chiare a tutti gli addetti ai lavori: pensare a Trento fuori dalle prime quattro è pura follia perché l’Aquila, insieme a Venezia e Avellino, sarà, dovrà per forza essere, una delle principali contendenti di Milano nella corsa scudetto”.

PROBABILE QUINTETTO
Radicevic, Flaccadori, Marble, Pascolo, Jovanovic

ALLENATORE

Buscaglia.

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 CANTU’

 Massimo Turconi
(foto Aquila Basket Trento)