Poche settimane fa si poteva parlare di un campionato quasi già chiuso. Con la Castanese in testa e le inseguitrici separate da una prateria di punti. Anche se i giudizi degli addetti ai lavori ci indirizzavano verso la prudenza. Se il nuovo anno ci volesse insegnare qualcosa sarebbe di certo che nel calcio non si sa mai. Non è mai finita finché non è finita. In effetti sono bastate appena due giornate perché i giochi si riaprissero. Ora tutto sembra possibile. A maggior ragione se si parla della Rhodense di mister Crucitti. Gli arancioneri, dopo questi piccoli passi falsi della capolista, che ora dista solo tre lunghezze, possono davvero fare il salto decisivo.

Dopo queste due giornate il campionato si è riaperto davvero?
“Venivamo da una situazione difficile. Dopo lo scontro con la Castanese eravamo a meno otto. In tre partite siamo arrivati fino a meno tre. Ci crediamo molto noi e le altre: Olimpia, Uboldese, Vergiatese. Sono tutte vicine e nell’arco di sei punti ci sono cinque squadre. Vincerà chi avrà maggiore equilibrio e costanza di rendimento. Non era morto il campionato nemmeno dopo la sconfitta a Castano”.

È soddisfatto del rendimento della propria squadra finora? C’è qualche aspetto da migliorare?
“Abbiamo un gran bel gruppo. I giovani si sono messi in luce, dimostrando il loro. Bisogna fare una distinzione tra fase offensiva e difensiva: in attacco abbiamo fatto bene grazie ai gol di Caruso e ora con Aloe possiamo migliorare ulteriormente il rendimento; in difesa, invece, abbiamo avuto alcuni problemi e non abbiamo mai potuto schierare gli stessi uomini per più partite. Questo ci ha penalizzato molto perché per assimilare gli schemi ci vuole tempo e non avendo la giusta solidità difensiva abbiamo subito troppi gol, gli stessi della quart’ultima. Ero cosciente della situazione, ma adesso che abbiamo recuperato Meriggi e Oldani possiamo essere fiduciosi per il futuro”.

Analizziamo l’ultimo match con il Brebbia: un punto guadagnato o due punti persi?
“C’è stato un calo, un passo indietro nel gioco. In campo c’erano due giocatori fermi da molto tempo come Meriggi e Oldani e sapevo che avremmo potuto pagare sul piano del ritmo ed è successo. I due gol presi sono nati da situazioni evitabilissime. Abbiamo avuto tante occasioni con Beretta e Caruso che potevamo sfruttare meglio per arrivare alla vittoria. Sono stati due punti persi, sicuramente, ma, per come si era messa la partita, va bene anche un punto. Non possiamo però accontentarci”.

Nel gruppone delle inseguitrici chi teme di più?
“Non siamo la favorita. O almeno dopo il mercato invernale, non lo siamo più. L’Uboldese e la Vergiatese sono temibili e anche la Castanese ha preso buoni giocatori. Può continuare così ma nel confronto con noi non è stato veritiero perchè eravamo in emergenza. Credo che Olimpia e Gavirate siano però le più attrezzate per vincere il campionato”.

Alessio Colombo