Keep calm and Mastroianni. A Novara sono serviti nervi saldi e una patada del maddalonese per mettere a nanna gli azzurri. Cioè, Zen (tanto) della panchina e zampata (una) del 17. Oltre a Santana, s’intende. E adesso cosa ci sarà peggio di una trasferta al “Piola”? Facile! 90’ in casa contro il Piacenza (domenica ore 16.30, stadio “Speroni”). Primo in classifica, reduce dal successo al “Garilli” 2-1 in 10 contro l’altra capolista Carrarese, naturale favorito del Girone A causa censo e stellone. Arbitra Marco Monaldi di Macerata. Che magari di suo dice poco ma che fa tutto un altro effetto se coniugato (in senso stretto) con Elena Tambini. Di lui freschissima sposa da un paio di settimane.

Io ti spiazzo in due. Sondaggio post rifinitura di martedì. Base demoscopica un selezionato (si fa per dire) campione di tifosi biancoblu. Opinione standard: “Ma dai, è un azzardo”. Opinione senza filtro: ehm…meglio lasciar perdere. Oggetto dell’indagine l’ipotesi (poi confermata dai fatti) che Javorcic possa schierare in difesa il trio Battistini/Zaro/Boffelli. Timori giustificati da un assortimento all’esordio in gare ufficiali da opporre ai Dioscuri piemontesi Cattaneo/Cacia/Eusepi. Alla fine come spesso (o sempre) aveva ragione Ivan Drago. Cosa farà domenica? In funzione del turnover si potrebbe tornare alla versione precedente. O ad una miscela delle due (Battistini/Zaro/Lombardoni?). Da valutare la caviglia (malconcia) di Mastroianni. Ancora assente Fietta. Dopo il partidazo di mercoledì, plausibile maglia da titolare per Marito Santana.

IMG_2247Centopercento. Cos’hanno in comune Piacenza e Pro Patria? Banalmente, il centenario prossimo venturo (2019). Da celebrare centrando obiettivi (almeno nelle aspettative) di calibro differente. Sulla panca emiliana Arnaldo Franzini, 50enne Mago di Vernasca capace di portare in Lega Pro entrambe le realtà cittadine (l’altra è il Pro). Mercoledì sera nel post 2-1 sulla Carrarese (posterizzato da un folle gol da 50 mt di Della Latta) il tecnico del Piace non ha preso la circonvallazione:Io non leggo i social, ma mi sono rotto i c……, qua sono tutti fenomeni, tutti espertoni, li compatisco…Questo è un campionato bastardo. Si può vincere e perdere con tutti“. Insomma, chissà se li avesse letti i social. Ma l’avviso ai naviganti è comunque servito a valorizzare l’attuale prima moneta. Contro i marmiferi 4-3-3 con Ermanno Fumagalli in porta; Troiani, il ritorno dalla Lucchese Bertoncini, Pergreffi e Barlocco in difesa; Gianluca Nicco, Marotta e Della Latta in mediana; il veterano (1983) Alessio Sestu, il concupito (ai tempi di Pala) Max Pesenti e Di Molfetta in attacco. L’espulso (e squalificato) Troiani potrebbe essere sostituito (se recuperato) da Giulio Mulas.

Era mio padre. Precedenti? Tanti ma non tantissimi. E parecchio lontani nel tempo. In tutto 28 incroci con marcata prevalenza tigrotta: 13 vittorie, 6 pareggi e 9 sconfitte (8/3/3 a Busto). Ultimo rendez-vous datato 15 aprile 1984: 2-1 allo “Speroni” per la formazione allora allenata da Soncini. A segno Tonini, Zorzetto e Ramella. Ma chi? Quel Ramella? Proprio lui, l’Ernestino padre del Nicolò attuale Responsabile della Comunicazione biancoblu.

Elena TambiniAmore, fai presto, io non resisto. Apperò. Per la sfida di domenica designato Marco Monaldi di Macerata (Simone Amantea e Massimiliano Bonomo di Milano gli assistenti). Del quale interessa onestamente poco il curriculum arbitrale (primo anno con due precedenti biancoblu: pari 1-1 a Caravaggio il 18 settembre 2016 e vittoria 0-1 ad Alzano con la Virtus Bergamo il 10 ottobre 2017). Molto invece il cursus honorum matrimoniale. Il fischietto maceratese è infatti l’invidiatissimo marito di Elena Tambini, a sua volta ex arbitro ed attuale opinionista e moviolista del talk sportivo Pressing. I due sposini sono convolati a giuste nozze lo scorso 7 ottobre dovendo (immaginiamo) rinviare ad altra data la luna di miele. E se domenica la giornalista comasca fosse ospite della tribuna dello “Speroni”? Più che un’ipotesi un auspicio.

Javorcic panchina oroPanchina a domicilio. Impegnato ad Alessandria contro la Juventus Under 23, Ivan Javorcic era assente giustificato l’8 ottobre alla consegna della Panchina d’Oro dell’Associazione Allenatori di Calcio di Brescia. Ma se lo spalatino non va al premio, è il premio che va allo spalatino. Così, ieri mattina il presidente del sodalizio Gianpaolo Dosselli ha colmato il percorso inverso presentandosi direttamente a Busto. Il fatto che l’omaggio sia arrivato all’indomani della vittoria di Novara è da ritenere assolutamente casuale. O forse no.

Giovanni Castiglioni