Scene da una promozione. A Busto (così partecipate), non si vedevano dal 2002. Gli anni passano. Le emozioni rimangono (più o meno) sempre le stesse. Il post partita di Ivan Javorcic è rigidamente analcolico nonostante le sollecitazioni dello spogliatoio. La dialettica dello spalatino ne giova: “E’ stata una stagione veramente fantastica. Abbiamo fatto un piccolo capolavoro. Oggi è stata la nostra giornata. Di un grande gruppo di lavoro, dalla presidentessa Patrizia Testa a Sandro Turotti, un uomo silenzioso con cui ho l’orgoglio di aver potuto lavorare, e dei tanti “invisibili” di questa società. E’ poi è stato il giorno di questo popolo. Che ha sofferto tanto e che è stato deluso soprattutto umanamente. E che ha ancora tante ferite aperte. Ma in questi ragazzi ha trovato valori veri e genuini. E’ il senso di questa vittoria. Questa piazza ha qualcosa di speciale. All’ingresso ho provato brividi veri. Una dedica? Alla mia famiglia”. Nell’analisi c’è spazio anche per qualche valutazione tecnica: “Nelle ultime 9 gare abbiamo fatto 7 vittorie e 2 pareggi. Una cosa devastante. Abbiamo avuto grandi avversari. Soprattutto il Rezzato. Semplicemente, hanno trovato qualcuno più forte di loro”. E adesso Poule Scudetto? “Stasera festeggiamo. Poi ci penseremo”.

PettarinIn tema di promozioni, uno dei luminari del settore è certamente Giacomo Pettarin, giunto all’ennesimo salto di categoria, il secondo consecutivo: “Ce lo siamo meritati. Questo è un gruppo di persone vere. Ci siamo compattati nei momenti più difficili. Anche se è stata dura e oggi sembra di avere 5 anni in più”. Ma l’impresa vera è fare alzare il gomito al mister: “Neanche una birra. Abbiamo bevuto acqua minerale fino all’ultimo. Sul 3-0 era già il caso di mettersi a spillare in campo…”. Scene da una promozione s’era detto. Alcolici compresi.         

 Giovanni Castiglioni

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