Rewind. Domenica il Varese tirerà indietro il nastro ritrovandosi da punto a capo, ovvero nel campionato di Eccellenza dove ripartì tre anni fa e dove adesso è ancora invischiato. Il destino vuole che anche questa stagione parta dalla Bombonera di Besozzo, casa del Verbano e campo ostico per chiunque.

Se tre stagioni fa un Varese di categoria superiore iniziò col botto piazzando un clamoroso 6-0, quest’anno il pronostico è tutt’altro che certo al punto che scommettere diventa difficile, anche se c’è chi è già pronto a puntare tutto sui padroni di casa. Il Verbano, affidato a Marzio dopo il lungo ciclo Celestini, ha iniziato bene il precampionato ottenendo il passaggio del turno in Coppa Italia, come d’altronde il Varese, con due vittorie su due. “Abbiamo passato il turno dopo cinque anni – dice il patron Pietro Barbarito – e sono contento di quello che ho visto. La squadra ha giocato a calcio e mercoledì in casa ha ottenuto un grande risultato (3-0 ndr)”.

Adesso i rossoneri sono chiamati alla prova del nove contro il Varese: “Tante persone sono contente di ospitare il Varese, ma non io. Tre anni fa è stato emozionante vedere uno stadio così pieno, ma mi piange il cuore a pensare che una piazza come quella si ritrovi in questi campionati. Varese merita di più. Da tifoso del Varese mi rattrista dover fare questa partita. Sono arrivato nel Varesotto 50 anni fa e la Città Giardino mi ha adottato, non mi fa piacere vederla così in basso calcisticamente. Quando sono arrivato a Varese con mio papà, la squadra era in Serie A presieduta da Giovanni Borghi. Il “Franco Ossola” merita ben altro”.

Che partita si aspetta? “Sicuramente più equilibrata dell’ultima di campionato. Portare via punti dalla Bombonera non è facile per nessuno” conclude Barbarito.

Elisa Cascioli