Sam Bennett vince l’ultima tappa del 101^ Giro d’Italia. Il portacolori della BORA-Hansgrohe, ha battuto in una volata tiratissima la maglia ciclamino, Elia Viviani. Una frazione caratterizzata dai problemi riguardanti il circuito tra le vie storiche della città eterna; ma discussioni a parte, oggi è la giornata di Chris Froome, il trionfatore assoluto della corsa rosa. Una rinascita, un riscatto per il britannico, vincitore di quattro edizioni del Tour de France, che conquista anche la maglia azzurra dei GPM. Sul podio, in seconda posizione, la maglia rosa uscente Tom Dumoulin, e il colombiano Miguel Angel Lopez in terza posizione. Fa festa anche Elia Viviani, che si porta a casa una meritatissima maglia ciclamino della classifica a punti. Mentre Lopez si aggiudica la maglia bianca di miglior giovane.

CRONACA:

Un’ultima tappa aperta tra le polemiche sul percorso. Una conseguenza alquanto inevitabile, vista la condizione delle strade di Roma. Un circuito di 11,5 km da ripetere dieci volte, neutralizzato dopo sole tre tornate per volere del gruppo, che in caso contrario si sarebbe letteralmente fermato dopo due giri. Da questo momento, Chris Froome è ufficialmente il vincitore del Giro d’Italia 2018. Oltre alla neutralizzazione, sono stati annullati anche gli abbuoni ai traguardi volanti. A 72 km dal traguardo, partono i primi veri attacchi con un folto gruppo di corridori. Ma il gruppo tiene sotto controllo la loro azione; così la Quick-Step Floors di Elia Viviani inizia a fare l’andatura. Gruppo dei fuggitivi composto da: Nico Denz (AG2R La Mondiale), Alexey Lutsenko (Team Astana), Davide Ballerini (Androni-Sidermec), Manuele Boaro (Bahrain-Merida), Francisco Ventoso (BMC), Andreas Schillinger (BORA-Hansgrohe), Krists Neilands (Israel Cycling Academy), Christopher Jull Jensen (Mitchelton-Scott), Florian Senechal (Quick-Step Floors), Benjamin King (Dimension Data), Vlacheslav Kutnesov e Mads Wurtz Schmidt della Katusha-Alpecin, Gijs Van Hoecke e Bert-Jan Lindeman della LottoNL-Jumbo, Laurent Didier (Trek-Segafredo), Marco Marcato (UAE Emirates), Giuseppe Fonzi ed Eugert Zhupa della Wilier Triestina-Selle Italia. I big del gruppo si staccano dalle squadre dei velocisti, lasciando la maglia ciclamino di Viviani, e i più diretti avversari, all’inseguimento dei fuggitivi. A 20 km dal termine, rimangono soli al comando Jull Jensen e Kutnesov, ma la Quick-Step Floors li ha nel mirino. Ripresi i fuggitivi, a 10 km dal traguardo, Viviani ha un problema meccanico, e viene subito supportato dal compagno di squadra Stybar. Scattano Ryan Mullen (Trek-Segafredo), Tony Martin (Katusha-Alpecin), Danny Van Poppel (LottoNL-Jumbo), Florian Senechal (Quick-Step Floors) e Mattia Cattaneo (Androni-Sidermec); ma il gruppo di Viviani li riprende 3,5 km dall’arrivo. Le squadre dei velocisti iniziano ad organizzarsi, su tutte la Bahrain-Merida di Niccolò Bonifazio, che parte troppo presto. In una lunghissima volata davanti al Colosseo, Sam Bennett brucia negli ultimi metri Elia Viviani, che rimane però il vero Re dei velocisti del 101^ Giro d’Italia.

 Lisa Guadagnini