Elia Viviani zittisce tutti e fa sua la 13^ tappa del Giro. Con un semplice gesto di “calma”, fa tacere le critiche e i commenti che l’hanno assediato nella giornata di ieri; in cui, sotto il temporale imolese, ha perso la ruota dei migliori, restando attardato senza potersi giocare la vittoria in volata. Un tris regale per il veneto della Quick-Step Floors, la risposta più bella da parte del vero padrone delle volate di questo Giro 101, pronto a tenersi fino a Roma, l’ambitissima maglia ciclamino.

CRONACA:
181 km per la Ferrara-Nervesa della Battaglia. Parte subito la fuga di cinque uomini: Andrea Vendrame (Androni-Sidermec), Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF), Markel Irizar (Trek-Segafredo), Marco Marcato (UAE-Emirates) ed Eugert Zhupa (Wilier Triestina-Selle Italia). Il gruppo della maglia rosa controlla costantemente la loro azione, e il vantaggio degli attaccanti non supera i 3’32”. I due Traguardi Volanti del giorno se li aggiudicano Marco Marcato, a Piove di Sacco, ed Eugert Zhupa, a Villorba. Siamo a 30 km all’arrivo, dove gli attaccanti passano per la prima volta da Nervesa della Battaglia, seguiti a 54” dal gruppo. Poco dopo allungano Tony Martin (Katusha-Alpecin), Krists Neilands (Israel Cycling Academy), Davide Ballerini (Androni-Sidermec) ed Eros Capecchi (Quick-Step Floors). Ma vengono ripresi poco dopo dal gruppo della maglia rosa, guidato dalla Education First-Drapac di Sacha Modolo. Nel frattempo, Esteban Chaves perde contatto; ennesima giornata no per il trionfatore della tappa dell’Etna. Siamo a 20 km dal traguardo, e sul Montello, l’unico GPM di giornata (4^ cat.) passa per primo Vendrame, seguito da Irizar e Zhupa; il gruppo è a 24” dai fuggitivi. A 6 km da Nervesa della Battaglia, vengono ripresi e avanzano le squadre dei velocisti; su tutte la Quick-Step Floors, la LottoNL-Jumbo e la Education First-Drapac. All’ultimo chilometro, prova ad allungare tutto solo il corridore di casa, Marco Coledan, ma il veneto della Wilier Triestina-Selle Italia, viene ripreso a 200 m dalla linea d’arrivo. Da qui parte una volata lunghissima, ed Elia Viviani vince di prepotenza staccando nettamente Sam Bennett e Danny Van Poppel.

Da domani, si inizia a fare sul serio: partenza da San Vito al Tagliamento, poi, Monte di Ragogna, Avaglio, Passo Duron, Sella Valcalda e infine, sua maestà, il Monte Zoncolan. Salita storica e dal fascino unico; un ricordo molto speciale per i varesini, che nel 2010 assistettero alla rinascita dell’idolo locale Ivan Basso, padrone assoluto di quella frazione che lo portò, da lì a una settimana, al trionfo all’Arena di Verona.

Lisa Guadagnini