A volte un anno e mezzo basta per affezionarsi ad un posto e ad alcune persone da cui poi, in realtà, non ti allontani mai troppo, a volte basta anche meno per consolidare un legame che resterà indissolubile, ma quello che è certo a prescindere è che poi riaffacciarsi là dove tutto è stato costruito in quell’arco di tempo, non sarà mai un passaggio leggero ed avrà sempre un sapore diverso.
turri valceresio_2Sarà così domenica anche per Eugenio “Gege” Turri che ad Arsago ha vissuto un’esperienza intensa culminata con un playoff, e che tornerà sul campo di mille battaglie con la maglietta della Valceresio. “La sento la sento, eccome se la sentoammette con candore l’attaccante in riferimento proprio alla sfida di domenica. “Non sarà una partita come le altre, inutile nasconderlo, ad Arsago sono stato benissimo soprattutto con quei compagni che sono diventati anche amici veri fuori dal campo, però per novantacinque minuti metterò tutto da parte e darò il massimo”. E se segni…Esulto, esulto, non per una mancanza di rispetto sia chiaro, ma esulterò con la mia squadra di adesso”.
Arrivate allo scontro in seguito ad una vittoria in rimonta contro la Folgore Legnano, che gara è stata?
Dopo 8’ minuti eravamo sotto di 2 gol, siamo specializzati nelle partenze “false” quest’anno, però onestamente le sensazioni erano buone nonostante questo doppio svantaggio, io avevo il sentore che non fosse una domenica nera e così è stato: Soave, Carini e poi io l’abbiamo ribaltata e ci siamo presi tre punti meritati”.
Diverso il discorso del weekend prima quando siete usciti battuti dal campo dell’Antoniana:Sì completamente diverso perché in quel caso siamo stati fortunati a passare in vantaggio noi, non lo meritavamo, loro ci hanno punito con un uno-due micidiale e non abbiamo trovato le forze per reagire come avremmo dovuto”.
Facciamo un passo indietro e ricominciamo dall’inizio: come ce la racconti questa prima parte di campionato della Valceresio?
eugenio turri valceresioSiamo partiti con l’handicap, raccoglievamo meno di ciò che seminavamo ed ovviamente quando i risultati non arrivano qualcosa cambia, non trovi la quadra e alla fine il mister ne fa le spese per tutti, con il nuovo tecnico abbiamo ritrovato entusiasmo ed ingranato la marcia, soprattutto dopo la vittoria con il Cas abbiamo acquisito la consapevolezza giusta ed il coraggio che ci hanno portato a pensare quanto potessimo giocarcela con tutti, e questa è la realtà dei fatti, possiamo seriamente giocarcela con tutti”.
Hai detto del mister: Basso D’Onofrio è un classe ’85 ed ha sposato questa causa nel mese di novembre, che rapporto avete instaurato? Come ti trovi?
Per stesso volere della società si è optato per un tecnico che conoscesse poco l’ambiente, perciò è arrivato in punta di piedi e senza stravolgere nulla ha iniziato a farci capire le sue idee, devo dire che nonostante la giovane età si è mostrato molto serio e molto preparato, ci stiamo trovando bene e credo che lui abbia davanti una lunga carriera da allenatore”.
Arsaghese a parte, cosa pensi delle vostre avversarie?
Indubbiamente è un bel campionato, Fagnano pare imprendibile ma attenzione al Gorla perché secondo me potrebbe ancora dar fastidio, poi c’è mister Piana e lui ce lo avrò sempre nel cuore, per il resto c’è una bella bagarre playoff dove lotteremo insieme a Tradate, Arsaghese, Cas e Vanzaghellese, vincere gli scontri diretti potrebbe rivelarsi fatale anche in virtù di parità alla fine, credo sarà una lotta serrata”.
Della tua squadra abbiamo detto, delle rivali anche, ma della stagione di Eugenio Turri cosa possiamo dire?
valceresio esultanza_2Possiamo dire che avrei potuto fare qualche gol in più, ho sbagliato anche un rigore e non sempre sono stato lucidissimo sotto porta, delle prestazioni sono contento, del bottino un po’ meno, ma c’è da dire anche che sto giocando da prima punta, mentre io preferisco stare un passo più indietro, nessuna polemica sio chiaro, ho sempre pensato che ciò che conti siano i tre punti e la squadra, se mi dicessero “Per quest’anno non fai più gol ma la Valceresio arriva terza, firmarei all’stante”.
Chi ti ha stupito di più tra i ragazzi di Arcisate?
Qui ci sono ottimi giocatori ma se devo sceglierne uno dico Piccinotti: quando giochi con lui ti rendi conto che è proprio di un’altra categoria, e qui mi ricollego al discorso di prima: io sono uno che la corsa in più la fa sempre, per un giocatore come Piccinotti ne faccio anche 2, 3, 100 in più purché sia messo nelle condizioni migliori per segnare, la squadra viene sempre prima di tutto”.
Quindi anche domenica i gol li lasciamo tutti a Piccinotti?
Proprio tutti no, dai (ride ndr), io ci provo sempre a piazzarla e non ti nascondo che un golettino, ma anche più di uno, mi piacerebbe farlo, vediamo, ciò che conta il 2 sulla schedina, sono punti troppo importanti per noi”.

Mariella Lamonica