E’ festa, gioia, lacrime, abbracci, è un sogno che diventa realtà, portare il Fagnano là dove non è mai stato. La voce dei protagonisti è un mix di gioia e commozione, ed è la testimonianza più lampante e più vera di quanto questo successo sia sentito, voluto.
DSC_9305A prendere posto ai microfoni per primo non potrebbe che essere il direttore d’orchestra di un gruppo di musicista d’autore, mister Raza:Sarebbe impossibile essere più contento di così, non so neanche da dove iniziare, forse dall’inizio da quel 19 agosto in cui tutto partì…ne è passata di acqua sotto i ponti”. “Ho sempre detto ai miei ragazzi che i numeri parlano e penso che dicano la veritàprosegue il tecnicoguardando i nostri numeri di quest’anno raccontano di un campionato che ci ha visti in testa dall’inizio, raccontano di una cavalcata incredibile e sudata fino alla fine”. Poi l’immancabile lista dei ringraziamenti:Alla mia famiglia, alla società che mi ha dato un’opportunità unica, a tutti i ragazzi che sono stati strepitosi ma soprattutto a chi ha giocato meno, perché non sono frasi fatte, il vero successo passa da lì, da chi sa aspettare e sfruttare il momento, da chi lavora sodo pur sapendo che potrebbe essere più sacrificato di altri, grazie ai tifosi e a tutti quelli che ci hanno creduto con noi. Il futuro? Io non so cosa succederà domani, io mi auguro che questa società possa fare qualcosa di buono anche in promozione a prescindere dalla mia presenza o meno, lo ribadisco la società mi ha concesso un’opportunità unica e penso che l’unico modo per sdebitarsi sia vincere, ripagarli in questo modo, oggi i conti tornano ed è tutto bellissimo”. Dulcis in fundo la dedica più amorevole:A mia moglie Lucia, per tutto quello che noi sappiamo”.
Raggianti, estasiati, cotti ma pieni di forza per osannare questa domenica speciale, eccoli i protagonisti: fagnano festa_3E’ una gioia indescrivibile aver regalato questo sogno per la prima volta a questa squadra, a questa città, sono orgoglioso di aver fatto parte di questo gruppo, orgoglioso di aver avuto questo mister e questi compagni, non avrei potuto chiedere di meglioesordisce Mattia Manuzzato uno dei protagonisti assoluti del campionato. Poi aggiunge:L’orgoglio maggiore, però, è aver potuto condividere tutto con mio fratello Denis, per noi è stata davvero un’esperienza unica”. E proprio Denis capitano dell’armata afferma: “La gioia più bella, l’epilogo che volevamo e a cui abbiamo puntato fin dall’inizio, ci siamo complicati la vita ma siamo rimasti squadra e non abbiamo mai perso di vista l’obiettivo, peccato per la coppa, la finale sarebbe stata un lusso ulteriore ma siamo felicissimi così”. L’uomo dei 13 gol passa la palla, poi, all’altro bomber biancorosso, a cui oggi ha servito l’assist più prezioso dell’anno, e che come lui è candidato al premio Varese Sport, Luca Fiumicelli:Cosa dire, vincere è sempre qualcosa di meraviglioso e questa vittoria vale tantissimo, mi unisco ai commenti di chi dice che portare una squadra là dove non è mai stata è motivo di vanto ulteriore. La vera forza del Fagnano? Uscire da quel periodo nero, quando tutto sembrava in bilico, chi è bravo a tenere duro e ad uscirne con le ossa intatte poi viene ripagato, ecco, siamo stati ripagati”.
A chiudere la schiera di commenti un fagnanese doc, Ivan Mastromarino:Io, Crea e Cancian siamo qui dalla seconda categoria, Fagnano è un progetto che abbiamo sposato a pieno, e soprattutto per me, che sono di questa città, che ho sempre tifato questa squadra, è un’emozione indescrivibile ciò che è successo oggi, sulle tribune c’erano i fagnanesi, in campo c’erano i fagnanesi, il quadro è perfetto”.
Le parole ed i ringraziamenti si sprecano ma coronano la giornata di festa e l’annata super, il valore assoluto delle parole ha un peso specifico determinante, ma davvero avrebbero lo stesso valore se non trovassero forma negli occhi di quei gladiatori divenuti uomini? Tu chiamale se vuoi emozioni, cantava il signor Lucio Battisti, e le emozioni più belle sono tutte racchiuse lì. 

Mariella Lamonica