Sono ore convulse quelle che sta vivendo il Varese Calcio. Mentre la squadra, reduce dal 5-0 che ha ridato fiducia al gruppo, è tornata al lavoro al “Franco Ossola”, il club continua ad essere nella morsa di una trattativa che sembra non decollare mai. Venerdì scorso Fulvio Catellani ha annunciato pubblicamente che entro i primi giorni di questa settimana, la holding italo-svizzera, che egli, insieme a suo padre Sauro e al socio Stefano Salvatori, rappresenta in questa fase di contrattazioni, avrebbe formulato un’offerta scritta formale da consegnare sia a Paolo Basile, tutt’ora unico proprietario, che al sindaco Davide Galimberti come garanzia.

Al momento però, alle ore 16 di martedì 20 marzo, ai suddetti interessati non è stato ancora recapitato nulla. Basile, dopo i continui contatti e il colloquio faccia a faccia di domenica con la controparte, e Piccolo, suo legale di fiducia, restano ancora in attesa così come lo sono sindaco e vicesindaco. “In questo momento prevale il pessimismo” ha dichiarato Daniele Zanzi.

Sull’altro fronte i Catellani sono ancora al lavoro e attendono a loro volta novità da parte del gruppo che rappresentano. “La proposta sarà pronta nel pomeriggio e poi sarà inoltrata entro domani mattina” garantisce Fulvio. Dopo la conferenza stampa di quest’ultimo, Basile aveva chiarito la sua posizione dichiarandosi “totalmente disponibile a cedere la società, ma impossibilitato nel garantire risorse personali delle quali non dispone”; di conseguenza sembra chiaro che se la proposta dei potenziali acquirenti prevede questo aspetto è difficile che si verifichi una fumata bianca.

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Elisa Cascioli