Apparente paradosso a parità di 1-1. Dita sgranocchiate ad Arezzo contro la capolista, sollievo (o qualcosa del genere) nel confronto diretto dello “Speroni” contro il Gozzano. Stesso punteggio, gare diversissime, avversari (almeno nei presupposti) di differente spessore. Eppure, i 3 punti sono stati molto più a portata di mano una settimana fa in Valdichiana rispetto all’incrocio di ieri con i cusiani. Strano? Per nulla. Per almeno due motivi. Uno generico, l’altro specifico.

Quello generico concerne il Girone A. Valori ancora molto omogenei, vertenza ripescaggi che ha frenato alcune delle logiche protagoniste (Siena e Novara su tutte). Insomma, il campionato non è ancora decollato. Plausibile lo faccia in questo dicembre di agenda fittissima. Per la motivazione specifica, occorre invece una piccola digressione. Senza mai dichiararlo apertamente (ma facendolo capire più volte tra le righe), Ivan Javorcic ha lasciato intendere che dovesse affrontare da avversario la sua Pro Patria lo farebbe con difesa a 3 e disposizione a specchio. Idea venuta (tra le altre) anche a Pro Vercelli, Siena e Lucchese che abitualmente utilizzano diversi sistemi di gioco. Figuriamoci al Gozzano di Soda che ha fatto del 3-5-2 (o 3-4-2-1) la sua Coperta di Linus. Alcuni (ma solo alcuni, sia chiaro) degli imbarazzi biancoblu di ieri si possono spiegare anche così. Ma la resistenza (o resilienza per frugare nel vocabolario dello spalatino) dimostrata dopo l’espulsione di Lombardoni costituiscono l’indice della maturità tigrotta. I 7 risultati utili nelle ultime 8 uscite (5 pareggi) ne sono invece la chiara sintesi statistica. Una base su cui sviluppare la seconda parte di stagione.

Intanto oggi è come fosse già venerdì. Perché (è vero) ieri era domenica, ma dopodomani è un mercoledì di campionato. Della serie, settimana cortissima. O (in alternativa), come rendere più sopportabile un lunedì qualunque. Non solo nel calcio. L’infrasettimanale della 16^ prevede secondo viaggio in 45 giorni a Chiavari. Questa volta però, niente Albissola. E’ il turno dell’Entella (ore 14.30, stadio Comunale). I liguri di Boscaglia sono a meno 8 dalla vetta con 6 gare da recuperare. Di fatto, rappresentano il benchmark del campionato. E giovedì scorso a Marassi hanno eliminato dalla Coppa Italia il Genoa traghettando la panchina del Grifone da Juric a Prandelli. Servirà la miglior Pro Patria. Pochi dubbi sul fatto che la vedremo.

Giovanni Castiglioni