“Un basket sincero e non retorico, vero, non banale, giocato con testa e cuore dai miei giocatori in cui, questo è il mio sogno, il pubblico di Casorate possa riconoscersi”. Le parole sibilate da Davide Viceconti, neo-coach del Basket Casorate Sempione, valgono come un “manifesto programmatico” ed esprimono quello che al momento è il desiderio più grande del tecnico gialloblu. Trasferire al più presto alla sua squadra i tratti salienti del suo carattere: grinta, intensità, passione, motivazioni, voglia di spendersi al 100% e coinvolgimento totale.

“Sono l’ultimo arrivato nel campionato di serie C2 e – dice Viceconti – come tale mi accosterò a questa categoria col massimo dell’umiltà. Avrò tutto da imparare da colleghi più esperti, da giocatori importanti, da squadre da tanti anni frequentano questi livelli e, tra l’altro, saranno anche cariche di ambizioni. Con simili premesse inizialmente non posso fare altro che provare ad “esportare” in C Silver soprattutto le qualità “morali” che negli anni scorsi, mi hanno permesso di ottenere buoni risultati con la Motrix Cavaria. Le mie squadre infatti, al di là e al di sopra degli aspetti tecnici e tattici, sono sempre scese in campo caricate a molla e vogliose di lottare fino all’ultimo possesso, fino all’ultimo centesimo di secondo. Sono sicuro e ho fiducia che anche a Casorate succederà la stessa cosa>.

Che formazione hai messo insieme per centrare il tuo obiettivo?
“Grazie al presidente Walter Sartori, che mi ha aiutato in tutti mi modi mettendomi a disposizione la sua esperienza e le sue conoscenze della categoria, e a Matteo Cucco, general manager del Basket Gallarate, club con cui, come noto, Casorate ha avviato un brillante rapporto di collaborazione e di interscambio di giocatori, pensiamo di aver allestito un buonissimo gruppo. Una squadra giovane che, guidata da tre-quattro elementi con vasta esperienza, è in possesso di atletismo, fisicità e buonissima duttilità tattica, quindi in grado di proporre una pallacanestro aggressiva e mi auguro efficace sui due lati del campo. Una squadra che a mio giudizio ha un eccellente equilibrio tra soluzioni perimetrali e interne grazie alla presenza di giocatori già ampiamente collaudati come Di Giovanni, Lagger, Milione e Puricelli e allo stesso tempo potrà contare sulla spinta di un nucleo di Under che si daranno da fare, anzi, scalpiteranno per ritagliarsi spazi e opportunità importanti in categoria. Under che, chi più, chi meno, hanno giù maturato esperienze significative a più livelli: C1, C2 e D. Mi riferisco a Tommasini, Memelli, Battiston, Colombo, Ferrario, Colnago, Dalla Costa, Ferrazzi e Magni”.

Prospettive realistiche? A quale traguardo puntate?
“I primi obiettivi sono ben chiari: lavorare tanto in palestra, conoscersi e man mano migliorare cercando, come dicevo in apertura, di imporre subito la nostra identità. I risultati, è ovvio, saranno solo la diretta conseguenza del nostro processo di crescita. Tuttavia, più che un traguardo, a bocce ferme vorrei esprimere una speranza: quella di disputare un campionato in ascesa costante. Adesso la sfida, soprattutto quella a noi stessi, è lanciata e – conclude in tono sereno “Vice” -, vogliamo vincerla”.

Massimo Turconi