Il mondo del calcio in generale non sta certo vivendo un momento felice, dalla Nazionale, ai grandi club sino ad arrivare alle piccolissime realtà, la crisi coinvolge tutti e sta colpendo anche le due storiche realtà del nostro territorio. Stiamo parlando del Varese e del Saronno, il primo rinato dopo il fallimento con un progetto a sua volta fallimentare che è collassato nel giro di poco più di due stagioni, l’altro riuscito a risorgere dopo essere scomparso e che adesso sembra non avere più futuro. Due realtà che tra l’altro sono gemellate e che stanno vivendo lo stesso identico dramma.

L’Fbc è ultimo spianato in Eccellenza e oramai quasi più senza speranza, abbandonato da quasi tutti i giocatori dopo mesi senza rimborsi spese, l’ultimo a lasciare gli amaretti è stato mister Aiello che era stato giusto richiamato poche settimane fa dopo le dimissioni del suo predecessore. “La matematica non ci condanna ma alla società non interessa salvarsi” ha dichiarato a IlSaronno.it e adesso resta da capire cosa farà la società e soprattutto se la rosa, oramai ridotta all’osso, sarà in grado di scendere in campo venerdì contro la capolista Fanfulla.

Gli allenamenti di ieri e di lunedì sono stati sospesi perché il centro sportivo Matteotti è rimasto senza luce, una vicenda simile successa al Varese poco tempo fa con il taglio dell’acqua da parte del fornitore che però è stato provvisorio. La situazione riuscirà a tornare alla normalità? Difficile dirlo. Intanto entrambe le due piazze sono in attesa di sviluppi societari che sembrano una chimera.

In questo malessere generale va inevitabilmente inserito anche il Legnano, un’altra storica piazza che, rinata dopo un anno di inattività in seguito alla radiazione dal professionismo, ha vissuto anni “felici” vincendo facile in Prima Categoria e in Promozione e poi rimasto invischiato tra le infime categorie di Eccellenza e Serie D, quest’ultima che non è riuscito a mantenere e adesso è quasi impossibile che riesce a centrare i playoff di Eccellenza.
Lo ricordiamo alla faccia del motto varesino di tre anni fa “Ripartiamo puliti in Eccellenza” e di quello attuale “Ripartiamo puliti in Prima Categoria”: se riparti sempre non arrivi mai.

Elisa Cascioli