Alla fine l’emorragia è stata contenuta e il Varese ha chiuso il mercato sostanzialmente privandosi dei costi più alti, come quelli degli attaccanti Molinari e Longobardi, salutando chi voleva cambiare aria, come Magrin, Bruzzone, Granzotto e Careccia, chi ha accettato offerte irrifiutabili, come Rolando passato alla Caronnese, e portando a casa qualche tassello: i centrocampisti Morao e Balconi e l’esterno offensivo Ba. Oggi non si è registrato nessun altro addio se non quello annunciato di Longobardi che in mattinata ha ottenuto lo svincolo. Vestirà la maglia del San Marino.

Ora ovviamente bisognerà aspettare il calciomercato dei professionisti di gennaio perché porterà ulteriori novità: Repossi andrà al Carpi e l’operazione permetterà al Varese di guadagnarci considerando che ne detiene il cartellino; anche Palazzolo potrebbe compiere il salto, magari restando in biancorosso in prestito; inoltre, considerato il reparto  sguarnito, potrebbe esserci il tentativo di portare a casa un attaccante “a costo zero”.

La notizia di giornata è comunque quella che la società ha provveduto a saldare i rimborsi spese a tutta la prima squadra, collaboratori compresi. Un’operazione che ha tranquillizzato gli animi; Paolo Basile, avendo a questo punto abbassato il monte ingaggi, avrebbe dato garanzie sul prosieguo della stagione. Sono state settimane convulse, fatte di incontri e di pseudoaccordi, ma di concreto non si è registrato nulla sul fronte nuovi ingressi societari. Oggi è definitivamente tramontata la pista che portava a Benedetto Mancini, ex presidente del Latina balzato agli onori di cronaca per i suoi tentati di acquisto, non andati a buon fine, di Taranto e Catanzaro.

Basile al momento andrà avanti con le proprie forze e in futuro potrebbe avvalersi della collaborazione di Fulvio Catellani, il procuratore, figlio dell’agente Fifa Sauro, che anche oggi era presente allo stadio e in sua compagnia c’era l’ex Milan Francesco Coco, ora imprenditore e commentatore tv. Si attendono ulteriori sviluppi.

Elisa Cascioli