Ritorna alla vittoria Brescia che travolge Venezia, nelle parti alte della classifica si ferma anche Torino a Bologna, vincono invece Milano e Avellino che restano a 4 punti di distanza dalla capolista. Sempre ultima Brindisi a 4 punti, si divide il gruppo di centro classifica tra 10 e 8 punti (Cantù, Capo, Bologna e Trento in doppia cifra, Reggio, Cremona, Pistoia e Varese a quota 8).

 

Betaland Capo d’Orlando – Happy Casa Brindisi 67-66
Vince Capo in volata e rovina l’esordio di Frank Vitucci sulla panchina di Brindisi, con un altro ex-Varese come Eric Maynor a risultare decisivo nei momenti finali di una partita così tirata, con due punti e un assist per un facile canestro che porta i siciliani alla vittoria dal 63 pari su cui la partita si era ancorata. Non la partita più bella del campionato, con entrambe le squadre che faticano molto a trovare la via del canestro, come dimostra l’11/48 complessivo da 3 punti (3/23 per la sola Brindisi). Per Capo 11 di Maynor, 13 di Wojciechowski, 15 di Ikovlev. Per Brindisi 11 di Suggs, 10 di Tepic, 15 di Lalanne.

Banco di Sardegna Sassari – The Flexx Pistoia 88-81
Continua il momento magico della Dinamo (settima vittoria consecutiva per gli uomini di Pasquini), cade Pistoia che ha appena firmato Kuba Diawara per sopperire al ritiro di Gordon e all’infortunio di Sanadze. La Dinamo non riesce a staccare definitivamente una coriacea Pistoia, e risolve la partita solo nel quarto quarto, arrivando anche al +18 prima di qualche minuto di vero e proprio garbage time. Anche i numeri testimoniano il brillante momento offensivo della Dinamo (da sottolineare che la stagione di Sassari è svoltata dal ritorno in piena forma del suo playmaker William Hatcher): oltre il 50% sia da 2 che da 3 punti, con 20 assist a fronte di 11 palle perse. Pistoia risulta troppo corta, non trovando grandi risposte dopo i suoi primi sei uomini. Per Sassari 16+10 di Pierre, 24 di Bamforth, 13 di Jones e 11 di Randolph. Per Pistoia 14 di Mian, 17 di Bond, 13 di Moore e 10 di Ivanov.

Segafredo Virtus Bologna – Fiat Torino 84-76
Si scuote la Virtus, che batte Torino con una grande prestazione soprattutto nel secondo tempo e cerca un po’ di serenità. Gli ospiti non sono aggressivi come al solito in difesa (“solo” 6 palloni recuperati, un dato negativo per la prima squadra del campionato in questa voce statistica) e soffrono molto uno scatenato Stefano Gentile, che con 11 punti firma la sua miglior prova di questo campionato. Non ancora il miglior Baldi Rossi per la Virtus (solo 3 punti in 8 minuti per l’ex Trento), ma da segnalare i 16 punti in 16 minuti di Kenny Lawson, vero e proprio rebus per la difesa di Torino. Per Bologna anche 14+9+6 di Alessandro Gentile, 16 di Aradori e 10 di Slaughter. Per Torino 15 di Garrett e Patterson, 12 di Mbakwe e 10 di Mazzola.

EA7 Emporio Armani Milano – Red October Cantù 93-77
Vince Milano il derby contro la solita, orgogliosa Cantù. I padroni di casa prendono un importante vantaggio sul finire del primo tempo, per poi non voltarsi più, con un’ottima gestione di palla (solo 9 perse in tutta la partita) e appoggiandosi molto spesso sui suoi lunghi, con un Kaleb Tarczewski dominante. Cantù trova due dei suoi principali terminali offensivi, come Jeremy Chappell (solo 3 punti) e Randy Culpepper (4 palle perse) non nella loro miglior giornata (e Cantù non ha neanche una panchina tale da sopperire a problemi di questo genere). Per Milano 23 di Goudelock, 15 di Micov, 13 di Tarczewski e Abass, 11 di Jerrels. Per Cantù 13 di Smith, 12 di Culpepper, 16 di Burns e 20 di Thomas.

Dolomiti Energia Trentino – Vanoli Cremona 90-79
Segnali di ripresa per Trento tra campionato e coppa, cade con onore la Vanoli che come sempre soffre in maniera preoccupante a rimbalzo (44 a 27 per Trento). Trento trova anche un’ottima giornata al tiro da 3 punti (9/19, 47%), storicamente non la sua arma migliore. Postitivo l’esordio, con 10 punti e 6 rimbalzi in 12 minuti, per Dustin Hogue, trascinatore di Trento nei playoff della passata stagione, tornato nelle dolomiti dopo un inizio di stagione travagliato dal punto di vista contrattuale. Due i dati da segnalare per Cremona: nessun punto in 10 minuti per Drake Diener, nessun rimbalzo in 20 minuti per Henry Sims, pivot dei lombardi. Per Trento 24+13 del solito Sutton, 10 di Forray, Shields e Gutierrez, 14 di Flaccadori. Per Cremona 19 di Johnson-Odom, 16 di Martin, 12 di Sims, 11 di Fontecchio e 10 di Travis Diener.

VL Pesaro – Sidigas Avellino 78-83
Non riesce una rimonta che avrebbe avuto dell’incredibile a Pesaro, vince in trasferta Avellino che segue la scia di Brescia. Gli ospiti entrano in campo con un primo quarto ai limiti della perfezione, terminato sul punteggio di 8-29. Pesaro però non si da per vinta e continua a macinare pallacanestro nell’arco dei restanti trenta minuti, arrivando fino al -1 sul 77-78 ma non riuscendo mai a sorpassare Avellino. Nel finale Filoy, Leunen e Scrubb regalano un’importantissima vittoria a coach Sacripanti. Pesaro ha solo 4 punti e 6 rimbalzi Manny Omogbo, uno dei suoi leader in questo girone d’andata. Per Pesaro anche 16+15 di Mika, 11 di ceron, 18 di Moore, 18 di un ottimo Kuksiks. Per Avellino 25 di Rich, 16 di Scrubb, 13 di Filloy, 10 di Fesenko.

Germani Basket Brescia – Umana Reyer Venezia 90-71
Riprende il suo cammino costellato di vittorie Brescia dopo la sconfitta contro Sassari travolgendo una Reyer in crisi di gioco e risultati (cinque sconfitte in fila tra campionato e coppa). La partita si è decisa nell’ultimo quarto, quando i padroni di casa hanno allungato con un parziale di 14-2 che ha di fatto chiuso la partita. In casa Brescia sono due i protagonisti assoluti del trionfo: Lee Moore e Dario Hunt, entrambi al record di punti nella loro esperienza in serie A. Impressionante la differenza di tiri liberi tentati tra le due squadre, che testimonia anche la differenza di aggressività: 23/31 per Brescia, solo 5/9 per Venezia. Per Brescia 28 di Moore, 22 di Hunt. Per Venezia 15 di Orelik, 14 di Haynes, 11 di Johnson.

Marco Mastrorilli
(foto facebook Olimpia Milano)