Prima il Seregno, poi la pausa. Una sosta provvidenziale per una Pro Patria pericolosamente sull’orlo di una crisi di nervi. O forse già oltre. L’unica certezza è l’emorragia di risultati. E una classifica che, nonostante la rottura prolungata, vede tutte le avversarie ancora a tiro. Monza a parte, s’intende.

Chiedimi se sono infelice. Seconda sconfitta consecutiva, quarta nelle ultime 9 gare. Dopo il record di 8 vittorie in striscia (peraltro ottenuto con 6 delle ultime 9 in classifica), la Pro Patria ha raccolto solo 15 dei 27 punti disponibili (con in calendario 5 delle prime 8). Perdendo nel frattempo, 8 lunghezze sul Monza, 3 sulla Pergolettese, 4 sul Ciliverghe, 3 anche sul Darfo. Realizzando lo stesso rendimento di Pontisola, Seregno e Caravaggio e un solo punto in più della Virtus Bergamo. Crisi o brusca frenata? In fondo, è solo una questione semantica.

Cambia che ti passa. 25 giornate e 25 diverse formazioni, impossibile vero? Naah. Non per Bonazzi almeno, che da inizio stagione è riuscito a sminestrare 25 differenti versioni dell’undici di partenza. Questo sì che è un record difficile da battere. Se non altro per il banale calcolo delle probabilità. E delle (solo teoriche) limitate combinazioni possibili. Infortuni, squalifiche, mercato, scelte tattiche. Tutto da mettere in conto ovviamente. Una miscela a cui aggiungere però anche un’inquietudine tecnica che è il vero fil rouge del campionato tigrotto. A proposito, spoiler. Domenica a Seregno (statene certi) arriverà anche la 26^.

Bonazzi acidi. A Caravaggio il tema del post partita era stato l’educazione (sportiva) della tifoseria. Domenica è venuto il turno di prime donne e bella vita. Solo per citare le due performance più convincenti. Tutto si può dire del tecnico seriano, tranne che non regali ciccia e titoli. Il suo perentorio: “Oh, qui nessuno ha giocato al Real Madrid!”, potrebbe diventare a buon diritto un tormentone.

Scusi, dov’è la porta? Attacco biancoblu fermo alla rete di Mauri contro la Virtus Bolzano. Cioè 230’ senza andare a segno. Secondo periodo più lungo in stagione dopo i 281’ intercorsi tra il gol di Santana a Bolzano alla 6^ e la rete di Bortoluz al Seregno alla 9^ giornata. Curiosamente la stessa fase attuale di calendario.

Santa..La Land. In campo con il Pontisola, meh. Fuori ha fatto il suo da capitano blandendo per quanto possibile l’umore cupo della curva. La domenica di Mario Alberto Santana ha contemplato ordinario e straordinario. Con la flemma del caso. Necessaria a declassare (almeno nell’immediato) una situazione potenzialmente complicata.

Tutto o niente. Con la sconfitta con il Pontisola salgono a 22 le giornate consecutive senza pareggi per la Pro Patria (15 vittorie e 7 sconfitte). In assoluto, il segno X latita dal 18 settembre (1-1 a Caravaggio) e non è mai stato registrato allo “Speroni” (10 vittorie e 3 sconfitte). Stessa lacuna casalinga di Grumellese e Lecco.

Ho visto un tre. Terza vittoria consecutiva, quinta nelle ultime 6. Se cercate la squadra più hot del momento, il Ciliverghe è pronto all’uso. Ciserano schiantato a domicilio 1-5 (10 reti nelle ultime 3 giornate) e terza moneta in graduatoria consolidata. Al “Rossoni” è rimasto a secco Galuppini. Quasi una notizia.

La Lecco bene. Sette under in campo (gli altri 4 sono ’95), un curatore fallimentare in società. Il Lecco ha imparato a danzare sul bordo del vulcano. A Levico quarta vittoria nelle ultime 5 (dopo l’1-2 nel recupero con la Pro Patria, ultima di 7 sconfitte consecutive) e quota salvezza (rappresentata dai 27 punti del Dro) a sole 4 lunghezze (poco più di un mese fa erano 11). I blucelesti possono farcela. Nel caso, preparate le iperboli.

Seregno molto nuvoloso. Passo d’addio di Di Nunno, scena 14^, azione! O qualcosa del genere. Le recenti dimissioni del presidente del Seregno sono infatti l’ennesima puntata di una soap intricatissima. In cui non manca davvero nulla. Dietrofront a nastro compresi. Domenica incrocio casalingo con la Pro Patria (ore 14.30, stadio “Ferruccio”). I precedenti sono 51 (compreso il 2-1 dell’andata). Il bilancio è tutto dalla parte biancoblu (24 vittorie, 13 pareggi e 14 sconfitte). L’ultima volta che si è giocato in Brianza (10 settembre ’94) secco successo tigrotto: 1-3 con reti di Alessio (2), Rossi e Valente.             

Giovanni Castiglioni