Stamattina in uno studio notarile di Legnano il Varese Calcio, nato nell’estate del 2015, ha cambiato volto. Alla presidenza è arrivato Fabio Baraldi che ha acquisito il 60per cento delle quote della ForVa, la società esterna che da oggi ha il controllo diretto sull’80 per cento delle quote del Varese, ovvere quelle di Basile e Taddeo che attualmente detengono insieme il 40 per cento della già citata For Va.
Non finisce qui; è stato istituito anche un nuovo consiglio di amministrazione collegiale, ovvero allargato al quale fanno parte, oltre a Basile, Taddeo e Baraldi, anche Franco Colombo, Giuseppe Armocida in qualità di rappresentante della minoranza (sponda Ciavarrella e Rosa) e anche due tifosi, Veruska Guerra ed Enea Merchiorri. “Una svolta per essere più trasparenti possibili” ha dichiarato Taddeo che è tornato ad essere vicepresidente così come Basile ricopre di nuovo il ruolo di direttore generale.

Taddeo ha poi parlato della situazione debitoria: “Da ieri abbiamo iniziato a sanare la situazione stipendi della squadra. Abbiamo finito di pagare il mese di dicembre e saldato anche gennaio. Abbiamo dato acconti a quasi tutti i fornitori, Macron, nostro sponsor tecnico, è qui e può confermarlo. Ci siamo avvalsi della collaborazione dello studio legale Di Cintio e del commercialista Cornacchiola per rimettere tutto in ordine e contiamo di pareggiare i conti nelle prossime tre settimane”.

Queste le parole di Paolo Basile: “Mi scuso per i momenti di incertezza, ma la verità è che stavamo lavorando e c’erano tempi tecnici per uscire allo scoperto. Sono contento, da varesino, di avere incontrato sul mio cammino una persona come il mio presidente: entusiasmo, passione, competenza e il suo modo di interpretare lo sport a livello professionistico mi hanno colpito; è la persona giusta per la nostra città. Vogliamo vincere: se ce la facciamo bene, se no ci riproveremo. Parliamo del presente e del futuro, il passato non mi interessa e di quello che è successo non ne vorrei più parlare”.

Seduto al tavolo di Villa Porro Pirelli c’era anche mister Bettinelli che domenica esordirà in panchina: “Sono qui per lavorare e non per parlare – esordisce -. Il Varese rappresenta tutta la mia vita e non solo sportiva. Questo è il 12esimo campionato che mi vede partecipe, e non è stato facile per me accettare l’incarico. L’ultima esperienza mi ha segnato molto e a convincermi è stato proprio Baraldi. Ha detto che non sarà più la squadra a dover trascinare la società, ma viceversa ed è la prima volta che lo sento dire a Varese. Noi dobbiamo fare la nostra parte, ma la società ci aiuterà. Vincere deve essere un piacere e non un obbligo perché poi si perde il punto di vista dello sport. Siamo sulla strada giusta: non si morirà ogni volta che si perderà una partita. Ero sicuro – aggiunge – che quella di Terni sarebbe stata la mia ultima apparizione; hosofferto tanto in quella annata, ho prosciugato anche l’anima, ma sono rimasto sempre un grande tifoso. Quando mi hanno chiamato mi sono corsi i brividi lungo la schiena. Sono conscio delle responsabilità, una sfida va sempre accettata e non voglio avere rimpianti”.

Elisa Cascioli