Passo indietro del Varese che inciampa a Carate Brianza: “Un passo indietro sì – ammette mister Iacolino -, ma solo per il risultato perché la squadra secondo me ha fatto bene; purtroppo ha preso tre brutti gol. Abbiamo dominato la partita perché abbiamo sempre giocato noi. Gli avversari hanno varcato la metà campo cinque volte in tutto e trovato tre gol. Noi non abbiamo demeritato, ma ci siamo svegliati troppo tardi. Abbiamo concesso un calcio di punizione evitabilissimo e abbiamo giocato con troppa leziosità. La Caratese non meritava di vincere nella maniera più assoluta, non ho visto questa differenza tra noi e loro. Abbiamo avuto più occasioni noi, ma ha ragione chi ha vinto”.

Sulla reazione di rabbia dei tifosi, che hanno abbandonato l’impianto in largo anticipo, dice: “Li capisco benissimo, hanno pienamente ragione. In 20 minuti non siamo stati noi e abbiamo preso due gol che non dovevamo prendere. Pagano il biglietto, ci seguono e questo dà loro ragione”.

Capitolo società: “Vogliamo starne fuori e pensare solo al campo. Di sicuro non stiamo dando una mano nemmeno noi coi risultati. Paolo è un’ottima persona e sta facendo di tutto”. Infine, poche parole sul mercato: “Vediamo. Ci guarderemo attorno”.

Nel grigiore del Varese c’è comunque chi brilla: Andrea Repossi: “Dispiace un sacco per la sconfitta di oggi perché siamo una squadra forte  e lo dimostra il fatto che sul 3-0 abbiamo sfiorato il pareggio; una squadra che non è forte ne prende altri due di gol. Purtroppo ci manca un po’ di autostima e dobbiamo trovarla perché rischiamo di buttare via il campionato. Così diventa dura se non impossibile”.
A livello individuale il suo rendimento è impeccabile, il mercato potrebbe essere il suo trampolino di lancio? “Dipende da come si sviluppa. Di sicuro dovessi salire sarebbe grazie a questa piazza e semmai dovesse succedere sarò sempre riconoscente. Comunque in caso di progetto solido su tutti i fronti rimarrei qua volentieri anche perché il pubblico mi vuole parecchio bene”.

Michele Criscitiello, presidente della Folgore Caratese, è entusiasta della vittoria: “E’ il primo scontro diretto che vinciamo. Il finale è stato assurdo perché la partita era chiusa e strachiusa. Il risultato fa pensare ad una partita equilibrata, ma è stata senza storia. La gara dimostrato che le partite non finiscono mai in anticipo così come il campionato non si chiude a novembre. Siamo pronti ad intervenire sul mercato. Il mio sogno si chiama Simone Simeri, ma non scenderà di categoria. Arriverà un’altra prima punta”.

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