Il 21 maggio scorso, con la sconfitta casalinga (0-2) con il Gozzano nella finale playoff, il Varese dava l’addio ai sogni di ammissione in Lega Pro. Cinque mesi dopo, i biancorossi sono attesi nel Cusio per un turno infrasettimanale che li vedrà di fronte alla squadra piemontese allenata da Marco Gaburro che, con la Caronnese, si è candidata a un ruolo di primo piano nel campionato in corso. Quella dello scorso maggio fu una vera débacle: la squadra allenata da Bettinelli, che in semifinale aveva battuto di misura i rossoblù di Caronno Pertusella, si arrese nella ripresa alle reti di Gulin (13’), pronto a inserirsi e a mettere in rete di testa un pallone ben crossato da Aperi , e di Segato (37’), abile a fiondare nella porta biancorossa un calcio di punizione dal limite, decretato dall’arbitro per un fallo di Gazo  su Mantovani. Tra le due reti degli ospiti il cartellino rosso (il secondo nella stagione) rimediato da un nervosissimo Michele Ferri.

Il Varese va a giocare nello stadio intitolato al marchese Alfredo d’Albertas, storico patron dei rossoblù cusiani, per la seconda volta nella storia. Non era stata buona la prima, disputata il 23 aprile scorso e finita con la vittoria dei padroni di casa per 2 a 1, un risultato che condannò i biancorossi a riporre nel cassetto il sogni della promozione diretta, dal momento che il Cuneo, vittorioso a Carate Brianza, si portò a +5 a due giornate dalla fine del torneo. Il risultato maturò nella ripresa, dopo che il primo tempo si era chiuso a reti inviolate. Al 22’ il gol del vantaggio dei padroni di casa, a segno con Aperi, abile a girarsi per eludere la marcatura di Luoni e a insaccare il pallone con un diagonale a mezza altezza sul secondo palo. La pronta reazione dei biancorossi portò al pareggio dopo soli sei minuti: un tiro da fermo di Rolando trovò Viscomi pronto a fare da ponte per il tocco ravvicinato di Matteo Scapini, favorito dal velo di Ferri. A 7’ dal novantesimo la rete  del successo cusiano, nata da un cross dalla sinistra di Mastrilli che il portiere Pissardo non riuscì a trattenere, favorendo la zampata ravvicinata di Ficco. Forte fu la delusione dei numerosi tifosi biancorossi presenti, che avevano visto un Varese aggressivo in difesa e propositivo in attacco ma incapace di concretizzare la grande mole di gioco. I biancorossi protestarono per un fallo non fischiato sul difensore Cusinato in occasione del secondo gol del Gozzano.

Nell’incontro d’andata, disputato l’8 dicembre 2016 al “Franco Ossola”,  primo confronto in assoluto tra le due squadre, un Varese in emergenza per le numerose assenze aveva avuto la meglio sui cusiani (3-2). Marco Giovio portò in vantaggio i biancorossi al 16’ con un tiro dal dischetto; nella ripresa, al 7’, gli ospiti pareggiarono con Aperi.  Viscomi al 29’ e Moretti al 37’ riportarono avanti la squadra allenata da Ciccio Baiano. Solo al quarto minuto di recupero i cusiani riuscirono a limitare il passivo con una rete del bomber Testardi.

L’Associazione sportiva dilettantistica Calcio Gozzano è la più recente denominazione di una società fondata nel 1924 e che per quarant’anni ha potuto contare sulla passione del nobile patron Alfredo d’Albertas, marchese di sangue francese a cui è intitolato, come detto, lo stadio della cittadina del Cusio novarese. Nella sua già lunga storia, la squadra rossoblù ha per lo più disputato i campionati dilettantistici del Piemonte e ha ottenuto solo al termine della stagione 1978/79 la prima, storica promozione in serie D, categoria che non è riuscita a mantenere e che ha riconquistato, dopo un trentennio, nel torneo d’Eccellenza  2010/11. Dopo tre campionati nella serie A dei dilettanti, il Gozzano è retrocesso per poi risalire subito, al termine di una stagione memorabile durante la quale, oltre ad aver vinto il campionato con sette giornate d’anticipo, ha conquistato anche la Coppa Italia d’Eccellenza piemontese. La società presieduta da Fabrizio Leonardi si avvale della preziosa collaborazione del direttore generale Giacomo Diciannove, varesino di Sesto Calende, consigliere della Lega nazionale dilettanti.

                                                                                                                                                                                     f.b.