La legge era stata firmata due anni fa e, dopo una proroga, dal 1° luglio sarà applicata a tutti gli effetti: i defibrillatori saranno obbligatori in tutti gli impianti sportivi e tutte le società, anche dilettantistiche, dovranno dotarsene.

L’idea di rendere obbligatori i defibrillatori all’interno degli impianti sportivi era nata nel 2012, a seguito della morte di Piermario Morosini, il giocatore del Livorno deceduto in campo a causa di arresto cardiaco. Ora, finalmente, diventerà operativa.

“E’ un impegno da portare avanti, soprattutto nell’ambito delle Istituzioni non è solo una questione di principio. È una questione di sostanza. Oggi teniamo fede alla nostra parola – ha dichiarato il Ministro dello Sport Luca Lotti -. Un modo di rendere più sicuri e tutelati i tanti momenti di agonismo e di esercizio fisico che si praticano ogni giorno nel nostro ricchissimo mondo dello sport non professionistico. Troppo spesso funestato da tragedie evitabili grazie alla presenza di uno strumento tecnologico che può salvare la vita. Non sono pochi gli atleti che per tanti motivi si possono trovare in una condizione di emergenza mentre fanno sport. Tornano alla mente tante storie di giovani sportivi scomparsi che avrebbero potuto essere messi in salvo grazie a un defibrillatore. Ci siamo detti che avremmo dovuto fare di tutto perché non accadesse di nuovo”.

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