IMG_5038“Balliamo la tarantella, la situazione è drammatica” questo il succo del discorso di Gabriele Ciavarrella, presidente del Varese che stamattina ha convocato la stampa  per provare a chiarire ulteriormente la situazione del Varese. “Basile dove sei?” ha poi aggiunto il numero uno del club. “Lui e Taddeo sono irreperibili da 13 giorni.  Noi siamo qui, loro dove sono? E perché sono rappresentati dal principe degli avvocati del calcio (Di Cintio ndr)”?

Ciavarrella affronta la questione dei debiti e fa luce sui conti: “Il risanamento economico è urgente e doveroso e a questo punto è rallentato dagli interessi personali. Questi sono film già visti, storie già  successe. Tutti gli scheletri nell’armadio sono ricaduti sul sottoscritto e sono qui perché ho promesso trasparenza. Hanno detto che i pagamenti non potevano farli in quanto avrei bloccato il conto perché dimissionario, bene, sul conto c’erano solo 5.900 euro. Ho ripreso il timone e appreso di situazioni che mi hanno imbarazzato e sono dispiaciuto. C’è la famiglia di un giocatore (Zazzi? ndr) che aspetta i rimborsi della clinica e della riabilitazione promessi da Basile che all’ultimo acquisto ha invece promesso una casa in affitto, promesse mai mantenute. Sono stato subissato dalle chiamate dei fornitori, ci sono fatture insolute da settembre e ottobre. Macron ha emesso un decreto ingiuntivo, e se non fossi intervenuto domenica ci avrebbero pignorato l’incasso.
Varesello? Il rifacimento del campo sintetico doveva essere sponsorizzato da Ital, peccato che le fatture siano state intestate al Varese Calcio. Le fatture insolute ammontano a 200mila euro, più 50mila di stipendi. La situazione è drammatica. Io dove ero? Basile ci ha sempre rassicurato, di fatto l’amministratore era lui e avevo scelto di allontanarmi da una gestione non trasparente. Il disegno era vendere il Varese a terzi, già visti in passato (Rosati ndr) e fare lucro? Ci hanno tradito, hanno tradito i tifosi e la città. Il gesto più vile che uno possa fare è abbandonare. Più il tempo passa,più la situazione peggiora e più il Varese fallirà. Siamo qui per dire a loro di ridarci il Varese”.

Dopo Ciavarrella è Enzo Rosa a intervenire: “Mi sento un fesso. Abbiamo dato loro le quote per una cifra simbolica. Sono dei millantatori. Basile ha Varese nel cuore? Io prima del 2008 non sapevo chi fosse, per essere un Ultras non basta indossare la maglia con scritto diffidati. Ha chiamato un imprenditore per scoraggiarlo. Noi non ci muoviamo finché le cose non vanno a posto. Il Varese non è una bocciofila, non è una lavanderia va gestito senza sotterfugi e non da due gemelli diversi latitanti. Diano le quote e vadano a casa. Mi stupisco anche del fatto – dice riferendosi ai tifosi – che nessuno batta ciglio, nessuno dica niente. Chi deve parlare si faccia sentire”.
Rosa affronta anche l’allontanamento del ds Merlin:  “Temporaneamente è stato sospeso. Io lo conosco da quando aveva 16 anni e l’ho voluto io lo scorso anno”.

 Elisa Cascioli