In latino “Carrea Potentia”, “Cher” in piemontese, cittadina piemontese bagnata dal fiume Po, tra la collina di Torino e il Monferrato. E’ rinomata a livello europeo per la produzione del fustagno, tessuto resistente utilizzato all’epoca dei romani nella produzione delle armature. Da queste parti si coltiva il gualdo, pianta di un particolare colore azzurro utilizzata come tintura naturale per indumenti. È infatti l’industria tessile uno dei settori maggiormente sviluppati a Chieri. Il colore azzurro è quello della divisa che indossa la squadra di calcio locale.

L’Associazione Sportiva Dilettantistica Chieri Calcio è fondata nel 1955, dopo mezzo secolo di attività calcistica non organizzata. A cavallo fra il primo e il secondo conflitto mondiale, nell’annata 1926-27 e nel 1933-34 la squadra di Chieri si trova nella massima serie regionale. Nel 1960 c’è la promozione in serie D. Nel 1982 il Chieri è in Promozione, qualche tempo dopo riesce nel doppio salto che porta in Interregionale. E’ del 2008 la fusione con la Rivarolese, della quale eredita il campionato di Serie D.

IFC_Chieri_PiattoNel 2014 il Chieri è campione d’Italia con la squadra della categoria Juniores. Una festa bagnata con delle buone bottiglie di Freisa, vitigno storicamente inserito fra le uve nere piemontesi di prima qualità. Particolare è la focaccia di Chieri, dolce tipico composto da ingredienti semplici e genuini come farina, latte, zucchero, uova. Si consuma  di solito a fine pasto, accompagnata dai “baci chieresi” e dalle “genzianelle”, deliziosi bocconcini di cioccolato ripieni di creme.

Simona Romaniello