Come un fulmine a ciel sereno è giunta questa mattina la notizia, riportata da un quotidiano locale, del possibile addio della Solbiatese e con la stessa velocità è arrivata la reazione del presidente gialloverde William Carnevali. 

“Quello che ho letto stamattina mi ha colpito direttamente ed ha colpito l’amministrazione di Solbiate Olona che non ha esitato nel contattarmi e nel chiedermi cosa stesse succedendo”. Ci racconta Carnevali, che poi spiega: “Solbiate è un ambiente solidissimo e lo è sempre stato, c’è una società coesa che lavora sodo e che lo sta facendo tuttora per arrivare ad avere tutte le categorie delle squadre giovanili, visto che quest’anno non avevamo i 2001 e la juniores, formazioni che al 90% avremo l’anno prossimo grazie soprattutto allo straordinario lavoro del direttore tecnico Paolo Casamirra e del direttore sportivo Franco Isola che ringrazio pubblicamente, e ribadisco il ‘l’anno prossimo’ perché noi l’anno prossimo ci saremo”.

“La linea della Solbiatese è sempre stata la stessa del comune ovvero: ‘un bambino in più sul campo significa un bambino in meno sulla strada’ – continua a spiegare il Presidente -. Ecco perché non abbiamo mai lasciato nulla al caso e non lo faremo mai, perché la Solbiatese è innanzitutto un luogo di aggregazione e formazione per i solbiatesi, è l’opportunità che diamo a questi ragazzi, magari anche in difficoltà economiche, di poter crescere con noi”.

Un po’ diverso il discorso prima squadra che anche quest’anno, dopo un’annata difficile, è riuscita a salvarsi e a tenersi stretta la prima categoria: “Quello che è certo è che non ci sveneremo e questo ce lo ha chiesto anche il comune. Non faremo spese folli perché nella vita c’è gente che fatica ad arrivare a fine mese, il calcio è un gioco, un divertimento, una bellissima chance di condivisione. Detto questo ci teniamo tantissimo anche alla prima squadra e proveremo entro i termini ad iscriverla, continuiamo a lavorare, ma ribadisco non ci sveneremo per farlo e se non dovesse essere ripartiremo il prossimo anno. Leggo di ragazzi che hanno scelto di accasarsi con altre squadre, il calcio e il calciomercato sono questo, si fanno delle scelte come è giusto che sia. I miei giocatori sanno benissimo tutta la situazione e sanno benissimo cosa penso e cosa provo per loro a cui auguro il meglio”.

Poi conclude: “Vorrei dire ancora una cosa: il titolo della Solbiatese resta alla Solbiatese e a Solbiate, è nostro a tutti gli effetti e rimane nostro, non abbiamo nessuna intenzione di venderlo perché non ce n’è motivo: lavoreremo, faremo degli sforzi, valuteremo il da farsi per la prima squadra, faremo le scelte più sane per la società e per l’amministrazione, che continua a sostenerci, ma noi ci siamo, non andiamo da nessuna parte, Solbiate Olona è viva”.

Mariella Lamonica