La Virtus le ha tentate tutti per abbattere la Openjobmetis nella prima semifinale del Trofeo Ferrari, ma la voglia di vincere dei biancorossi è stata più forte. Questo il quadro di una gara in cui Varese ha condotto una lunghissima rimonta, fino ad arrivare al vantaggio solamente nel minuto finale. È partito da un’analisi del primo tempo coach Caja nella sua conferenza stampa:

«Nel primo tempo non abbiamo fatto male, eppure abbiamo tirato con il 50% e loro con il 67%. Un canestro su due non è male, ma nel mentre ne prendevamo due su tre ed eravamo sempre in difficoltà. Ogni volta che siamo tornati lì, loro hanno risposto con un parziale».

«Per questo – ha proseguito il coach – dico che è stata una partita di grande voglia: non ci siamo mai disuniti, ci abbiamo sempre creduto e abbiamo sempre combattuto. La difesa è migliorata con il passare del tempo, mentre in attacco abbiamo avuto buoni punti da tutti i giocatori: dieci a segno e cinque in doppia cifra».

Impressioni sull’avversaria di oggi, che Varese ritroverà in campionato nel periodo natalizio? «Una squadra molto fisica, che ci ha messo in difficoltà – ha risposto Caja – proprio impedendoci di muoverci nel modo corretto. Ci hanno costretto a tiri affrettati o difficili e questo avvalora ancora di più la nostra partita e questo risultato. Un ottimo segnale di squadra. Loro non mi aspettavo che riuscissero ad essere così fisici, ma sicuramente hanno grandi qualità».

In chiusura, Caja ha di nuovo posto l’accento sul cambio di atteggiamento per la OJM nel secondo tempo: «All’inizio eravamo – ha spiegato il coach – forse un po’ troppo macchinosi, poco fluidi. Loro hanno fatto canestri di grande qualità e anche alcune serie straordinarie di triple. Poi strada facendo abbiamo preso ritmo e quando c’è ritmo l’attacco è più fluido e le percentuali aumentano. La chiave della vittoria, quindi, è che non ci siamo mai disuniti».

Filippo Antonelli