Basterebbe la faccia di Turotti. Ma ci sono anche le parole di Bonazzi. A mettere la didascalia ad un pomeriggio  da zero in condotta. “Non esiste perdere così. Bisogna essere più cattivi. Abbiamo sbagliato troppi ultimi passaggi. Le occasioni le abbiamo avute. Loro con due opportunità hanno segnato. Bisogna determinare di più. Non so se in trasferta ce la facciamo addosso. Evidentemente questi siamo noi”. Analisi impietosa che riporta la Pro Patria ad un girone fa, al 3-0 di Pontisola: “Non eravamo tonici e attenti sulle seconde palle. Abbiamo avuto parecchie situazioni 3 contro 3 e 4 contro 4 che non abbiamo sfruttato. Anticipo di playoff? Infatti, è un problema”. La delusione è tanta. E (come sempre) l’espressione dice più delle parole. Anche perché se una squadra è la proiezione del proprio allenatore, purtroppo, il discorso non può escludere nessuno.

ColomboRagionamento da sviluppare con il veterano Colombo: “Dobbiamo reagire. Bisogna imparare dagli errori. E ripartire. Il risultato è bugiardo. Se uno non avesse visto la gara, potrebbe pensare ad una partita diversa”. Lettura condivisibile. Ma fino ad un certo punto. Soprattutto perché il refrain è analogo a quello sentito dopo altre sconfitte.

Chiusura riservata ad Emanuele Filippini: “Abbiamo fatto un’ottima gara. Andava gestito meglio il secondo tempo. Forse la Pro Patria poteva segnare un gol”. Severo ma giusto. Neanche troppo.

Giovanni Castiglioni

LA PARTITA

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