L’intervista a Marco La Mendola, il capitano del Cassano HC, racconta a caldo tutta l’emozione della partita combattuta fino alla fine contro Trieste.

Questa sconfitta pesa e brucia…
Si pesa soprattutto per come è arrivata, ci siamo trovati venerdì sera all’ultimo minuto di allenamento con l’infortunio di Milanovic che ci ha dato un colpo in testa, soprattutto dal punto di vista psicologico, eravamo carichi e tutti preparati al meglio, volevamo spaccare tutto…quando si dice che la sfortuna ci vede benissimo. L’unico modo per metterli in difficoltà era dare il cuore. Siamo morti su questo campo e siamo arrivati ai rigori con un goal di Moretti che oggi ha trascinato la squadra. Mi spiace perché poi la lotteria dei rigori è sempre una battaglia di fortuna perché conta poco la bravura in quel caso”.

Avete dato tutto in campo, nonostante le assenze e le difficoltà in campo eravate organizzati.
Si ci siamo chiusi e abbiamo giocato di squadra, quando giochiamo di squadra in questa maniera non c’entra chi c’è in campo, chiunque entra può dare perfettamente il cambio all’altro senza abbassare il livello. Noi eravamo in 14 anzi eravamo in 15, perché uno è stato il pubblico che ci ha aiutato alla grande e ci ha permesso di portare un pareggio a casa quando oramai sembrava perso. Poi ci ha baciato la sfortuna, ma mi sento di ringraziare la mia squadra per quello che ha fatto oggi perché è un’esperienza che rimane, forse solo chi ha giocato capisce quello che dico. Una partita come questa te la ricordi per tutta la vita. Detto questo, siamo ancora in corsa”.

Il vostro portiere, Luca Monciardini, è stato straordinario.
Un’altra sfortuna di questa settimana è stata l’infortunio a Luoni, l’altro portiere. Questo ci ha costretto a giocare con un portiere solo che ha messo giù la testa e ha chiuso la porta. Comunque si sono visti due dei migliori portieri in Italia come giovani, perché Postogna è già nel giro della Nazionale e a Monciardini secondo me ci andrà presto se continua così. Monciardini stasera ha coperto la porta, non ha avuto mai cali, non si può mai colpevolizzare un portiere per i rigori, anzi perché non c’entra niente. Purtroppo vincere è un’altra cosa, ma non si può parlare di sconfitta se non si guarda il punteggio, oggi è una vittoria dal punto di vista morale”.

Federica Scutellà