Un risultato per la storia: per la prima volta da quando partecipa a un campionato di basket in carrozzina, Varese batte Roma. Certo, la Santa Lucia non è più la corazzata che sino alla scorsa stagione era ai vertici in campo nazionale ed europeo (21 scudetti e 3 Coppe dei Campioni tra i molti trofei vinti), tuttavia il risultato ottenuto nella giornata inaugurale del campionato di serie A 2016-17 resterà negli annali del club varesino. Anche perchè Roma, pur privata di molte delle sue stelle, resta una squadra più che dignitosa, che venderà cara la pelle con il suo “totem” Matteo Cavagnini.

I primi due punti sono per Varese il frutto di una partita emozionante, conclusa all’overtime dopo una lunga battaglia e tanti ribaltamenti di fronte.
Nella prima parte della gara, la Cimberio ha subìto la superiorità dei romani, giungendo anche essere doppiata nel punteggio (12-24 al 16′), tra mille imprecisioni offensive e l’incapacità di contenere le combinazioni dell’accoppiata Cavagnini-Stupenengo.
Nella seconda parte del match, con un altro quintetto in campo e ruotando attorno a un ottimo Diouf (3/6 al tiro e 6 rimbalzi), con un rinfrancato Warburton (10/15 e 8 rimbalzi), in precedenza evanescente, e soprattutto potendo sempre contare sulla colonna Geninazzi (7/13 dal campo con una tripla, 4/6 nei personali e 10 rimbalzi), la Cimberio ha via via annullato lo svantaggio, impattando con un contropiede di Warburton a quota 40 (32′) e andando per la prima volta in vantaggio poco dopo con Geninazzi (44-42), dunque con un parziale di 25-12 tra terzo e quarto periodo.
Emozionante il finale dei tempi regolamentari: un discutibile fallo di Cavagnini su Diouf ha concesso alla Cimberio di andare in vantaggio a 9” dalla sirena (55-54), ma a tempo praticamente scaduto è stato fischiato un fallo inesistente a Geninazzi che ha compensato la precedente decisione concedendo al nazionale di impattare sempre dalla lunetta (55-55).

All’overtime Roma ha dato l’impressione di poter chiudere il conto (55-61 dopo 2’40”), ma la Cimberio ha avuto una fortissima reazione. Due tiri liberi di un eccellente e freddo Roncari l’hanno dapprima riavvicinata (59-61 a 48” dalla fine), poi Nava ha impattato a 37” (61-61) e Diouf ha completato il capolavoro a 13” dalla sirena; naturalmente in questi frangenti la difesa ha sempre funzionato, costringendo all’errore gli esausti romani, e alla fine non c’è stato neppure motivo di lagnarsi per un canestro ingiustamente negato a Geninazzi sul fischio finale.

Gli altri risultati della prima giornata hanno confermato la forza delle tre prime attrici (Cantù, Perto Torres e Giulianova) e un presumibile equilibrio tra le altre squadre che si giocheranno le altre posizioni dal quarto posto (che qualificherà alla final four di Coppa Italia) in giù.

Cimberio Handicap Sport Varese – Santa Lucia Roma 63-61 dopo un tempo supplementare (10-14, 19-30, 38-40, 55-55)
Cimberio H.S.: Marinello, Geninazzi 19, Damiano, Silva, Warburton 20, Gibbs 4, Diouf 8, Sala, Roncari 8, Nava 4. N.e. Fiorentini e Segreto. All. Pruneri.
SANTA LUCIA: Cavagnini 11, Stupenengo 20, Beltrame 12, Sanna, De Souza, Fares 9, Milos, Obino 8, Pennino 1, Saba. All. Fabio Castellucci.
Arbitri: Rambelli e Pizzuto.
Note – Tiri liberi: Cimberio H.S. 12 su 19, Santa Lucia 7 su 14. Uscito per 5 falli: Stupenengo 43’54”

 

RISULTATI (1a giornata)
Cimberio H.S. Varese – Santa Lucia Roma 63-61 dts
GSD Porto Torres – Montello Bergamo 75-41
Millennium Padova – Amicacci Giulianova 47-75
UnipolSai Briantea 84 Cantù – Banco Sardegna Sassari 64-34
Ha riposato: Banca Marche Santo Stefano

CLASSIFICA
GSD Porto Torres, UnipolSai Briantea 84 Cantù, Amicacci Giulianova e Cimberio H.S. Varese punti 2; Banca Marche santo Stefano, Santa Lucia Roma, Millennium Padova, Banco Sardegna Sassari e Montello Bergamo 0.

PROSSIMO TURNO (2a giornata, sabato 29 ottobre)
Santa Lucia Roma – Banca Marche S.Stefano (ore 17)
Montello Bergamo – Millennium Padova (ore 18)
Amicacci Giulianova – Cimberio H.S. Varese (ore 18)
Banco Sardegna Sassari – GSD Porto Torres (ore 18)
Riposa: UnipolSai Briantea 84 Cantù

Claudio Piovanelli
(foto Mario Bianchi)