Dopo tanti anni, dieci da allenatore e cinque come giocatore del Varese, nelle vene del tecnico Gianluca Antonelli scorre sangue biancorosso. L’ex mister della Primavera attualmente guida il Saronno in Eccellenza, squadra che domenica affronta proprio il Varese.
Che significato ha per te questa sfida? 
“Emozione è la parola giusta. Ho una grande gratitudine per la società che mi ha fatto crescere. Mi ha dato tanto, 15 anni non si dimenticano. Giocarci contro è un onore. Speriamo di fare il massimo possibile perché abbiamo bisogno di punti. Sono concentratissimo, speriamo di disputare la migliore partita possibile”.
antonelliCosa rappresenta il Varese per te?
“Ho conosciuto persone stupende e sono stato benissimo. Ho vissuto emozioni indimenticabili. Varese mi ha formato prima come uomo, avevo 12 anni quando sono approdato ai Giovanissimi con Ambrogio Borghi e sono rimasto in biancorosso fino ai 18 anni. Ho giocato altrove per poi tornare come allenatore e ho imparato tutto, quello che sono oggi è grazie al Varese. Mi hanno dato i consigli giusti; su tutti ringrazio Roberto Verdelli e Giorgio Scapini. Qualcuno mi ha chiesto se cercherò rivincite, assolutamente no, tutt’altro”.
Che stagione è stata la scorsa alla Primavera?
“Per me un anno di crescita. E’ la massima categoria a livello giovanile e quando inizi sogni di arrivarci. Ambrosetti e Andreini avevano puntato su un gruppo giovane composto da ’97 e ’98 e lo abbiamo visto crescere sino alla fine e pareggiare l’ultima 0-0 col Torino che poi è diventato Campione d’Italia. E’ stato un peccato non poter completare il bienno, purtroppo per la società le cose non sono andate bene, questo è il grande rammarico. Ma mi porto dentro tanto”.
Dopo numerosi anni di settore giovanile, sognavi una prima squadra…
“Come ambizione personale ho sperato di poter allenare il Varese, ma la nuova società ha fatto le sue scelte giuste e rispettabilissime. Ci rincontriamo da buoni amici, rivedrò qualche vecchia faccia con piacere”.
Capitolo Saronno. Sei subentrato in corsa a Petrone a quattro giornate dalla fine del girone d’andata…
“La situazione era veramente drammatica. Insieme al ds abbiamo fatto le scelte giuste e ricostruito una discreta squadra. Fossimo ripartiti saremmo terzi, purtroppo non possiamo cancellare l’andata. Lottiamo per salvarci e abbiamo un trittico importante: dopo il Varese ci aspettano Legnano e Verbano. Domenica abbiamo giocato senza i due attaccanti Scavo e Moro, chi è sceso in campo si è comportato bene. Spero almeno di recuperare Scavo, visto che Moro ha una lesione muscolare e starà fuori per un po’”.
La squadra è in un momento di grande entusiasmo…
“Sono molto contento, la società è sana e ha voglia di far bene. Sono ripartiti con altri mezzi e ambizioni rispetto al Varese, ma con lo stesso entusiasmo. La piazza ci è molto vicina e mi sono trovato in bella realtà che ho sposato subito per il blasone. Cerchiamo di mantenere la categoria e l’anno prossimo provare a fare qualcosa in più, chissà. Stiamo gettando le basi, tutto passa dal mantenere la categoria quest’anno”.

Elisa Cascioli