Magari nessuno dirà mai “Quel giorno allo Speroni io c’ero”. Però, la presentazione odierna del neo DS Sandro Turotti e del nuovo tecnico Roberto Bonazzi (accompagnati in sala stampa da Patrizia Testa, Salvatore Asmini e Alberto Armiraglio) di ciccia in prospettiva futura ne ha servita a sufficienza. Andiamo per gradi. O, meglio, per argomenti.

Da dove si riparte? Intanto dai toni. Pacati, quasi sottovoce. Ma per nulla casuali. Turotti tira dritto sul nostalgico lambendo (con parafrasi) il politicamente scorretto: “Il motto dev’essere: guai a chi molla. Essere qui è un onore. Voglio che tutti abbiano la passione e l’umiltà del presidente. Dopo una stagione come l’ultima bisogna ripartire da zero gettando le fondamenta. Ma servirà tempo e pazienza”. Valutazioni che portano inevitabilmente all’identikit dell’allenatore: “Giovane, con cattiveria agonistica e voglia di arrivare. A proposito, ho scartato tutti quelli che mi chiedevano della categoria. La Pro Patria, per chi ci arriva, deve essere come il Real Madrid”. Lo Zidane in questione è (nello specifico), Bonazzi, perfettamente allineato alla policy aziendale: “Sono bergamasco, quindi di poche parole. Vorrei far parlare il campo. L’obiettivo è organizzare e ricostruire. Non ho un modulo di riferimento. L’importante è il lavoro e la mentalità giusta. Uno con le mie caratteristiche nell’organico della prossima stagione? Beh, uno che sa saltare l’uomo serve sempre…”.

La Pro Patria 2016/2017 vedrà la luce il 20 luglio. Il giorno dopo si andrà in ritiro (presumibilmente Biella) fino a fine mese mentre giovedì 4 agosto verrà celebrato il consueto (almeno fino a qualche anno fa) battesimo ufficiale in Piazza San Giovanni. Sul mercato la linea è tracciata ancora da Turotti: “Prepariamo la Serie D anche se contiamo ancora di poter fare la categoria superiore. Ma bisognerà aspettare gli ultimi giorni di agosto ed è la ragione per cui terremo 3/4 caselle aperte. Per il resto serviranno almeno 10 under in considerazione delle regole dei dilettanti (sempre in campo un giocatore nato dopo il 01/01/1996, due dopo il 01/01/1997 e uno dopo il 01/01/1998, ndr). Qualche riconferma? Serve discontinuità dopo una stagione come l’ultima con tanti record negativi. Santana? Nelle gare che ho visto l’anno passato mi è piaciuto molto…”. Traduzione: a Marito verrà chiesto di rimanere. Ma visto il suo legame con Michele Ferri non è detto che accetti.

Sul piano societario il refrain è sempre quello. Parole e musica di Patrizia Testa: “La maglia della Pro è un simbolo. Mi piacerebbe che la città si facesse partecipe anche perché dopo la parentesi del calcio scommesse abbiamo riportato trasparenza e pulizia. Ma non posso fare tutto da sola”.
Nelle prossime settimane intanto verrà certificata l’uscita definitiva della SportPlus4You di Nitti e Collovati. E per il campione del mondo le parole non sono certo al miele: “Dopo aver dichiarato passione per questa squadra se n’è andato dopo un mese e mezzo e non si è fatto più vedere”. Nel frattempo, potrebbe esserci qualche ritorno di fiamma. Come sussurrato da Armiraglio: “Abbiamo avuto un incontro in giornata che dovrebbe concretizzarsi con una sponsorizzazione. E magari in futuro in qualcosa di diverso”. Si riapre il fronte Pirola? Ai posteri…  

Ah già, e gli obiettivi? Il punto prova a metterlo ancora Turotti: “Potremmo fare dei proclami per regalare dei titoli. Possiamo solo promettere tanto lavoro augurandoci che possano arrivare anche i risultati”. Fari spenti e toni bassi. La nuova Pro Patria vuole ripartire così.

Giovanni Castiglioni
(foto Domenico Ghiotto, Agenzia Blitz)