In attesa di conoscere quale sarà il suo destino (Serie D o Lega Pro), il Varese pone le basi per il futuro andando a definire una figura chiave per il Settore Giovanile. Dopo aver annunciato il ritorno in biancorosso di Roberto Verdelli come responsabile, ecco che la società sceglie il capo scouting per Milano e provincia, delicato ruolo che è stato affidato a Riccardo Brandinali.Ho lavorato al Varese come osservatore dal 2010 sino all’anno del fallimento del club – ci dice –. Mi aveva portato qui Roberto Gemmi, l’anno scorso a stagione iniziata sono stato chiamato da Giorgio Scapini con il quale abbiamo iniziato ad riorganizzare lo scouting. qualche giorno fa Verdelli mi ha chiesto se me la sentivo di prendermi questo incarico; ho declinato le altre offerte e deciso di sposare il progetto dopo il colloqui a tavolino in cui mi sono confrontato anche col direttore sportivo Merlin. Siamo già all’opera; Verdelli sta lavorando tantissimo per formare il prima possibile l’organigramma completo del settore Giovanile ”.

La composizione delle squadre dipende molto dalla categoria di appartenenza. “Andare in Lega Pro significherebbe dover avere una Berretti, Allievi e Giovanissimi Nazionali. In attesa di cosa succederà stiamo comunque ponendo le basi per fare i 2003, i 2001 e i classe 1999”.
Sul suo tipo di lavoro spiega: “Il Varese Calcio lavora in un territorio in cui ci sono realtà come Inter, Milan e Atalanta è difficile prendere un giocatore quando è già esploso. Dobbiamo essere bravi ad individuare i ragazzi con una prospettiva importante, i cosiddetti tardivi ed avere la pazienza di aspettarli, lo scopo è quello di portare più giocatori possibile in prima squadra. Questo è il nostro lavoro”.

 

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