Sono trascorsi più di ventitré anni dall’ultimo confronto tra il Varese e il Casale, atteso domenica a Masnago per la nona giornata di campionato. Il 9 maggio del 1993, i biancorossi allenati da Carletto Soldo espugnarono lo stadio “Natale Palli” grazie a una rete di Lele Ambrosetti al 62’. Favorevole al Varese anche l’ultima sfida tra le due compagini giocata al “Franco Ossola” il 6 dicembre del 1992: in vantaggio con Marco Bolis (22’) e Adriano Mosele (78’), i biancorossi subirono all’83’ la rete ininfluente del nerostellato Carmelo Malgeri.

Il doppio confronto nel campionato di serie C2 1992/93 fu solo l’ultimo di una lunga serie cominciata nella prima metà degli Anni Trenta del Novecento e che annovera sedici doppi incroci dei quali ben dieci in serie C, uno in C1, due in C2, uno in Prima Divisione (la terza serie degli Anni Trenta), uno nella IV Serie degli Anni Cinquanta (la D di oggi) e uno nella serie cadetta. In totale, dunque, trentadue partite nelle quali ha spesso prevalso il “fattore campo”, con i biancorossi vittoriosi sotto il Sacro Monte e i nerostellati dominatori a casa loro.

Le due squadre non si sono mai incontrate nella massima serie che il Casale, uno dei quattro angoli (gli altri tre erano Alessandria, Novara e Vercelli)  del famoso “quadrilatero” piemontese al vertice del calcio italiano dei primi due decenni del Novecento, frequentò fino alla metà degli Anni Trenta, quando la stella bianca in campo nero, accanto alla quale per una stagione brillò lo scudetto (conquistato nel campionato 1913/14) fu oscurata da un inesorabile declino. Il principale artefice di quell’unica, storica conquista del titolo nazionale si chiamava, ironia della sorte,  Amedeo Varese, autore di 23 reti tra cui una delle due inflitte dal Casale alla Lazio nella finale giocata a Roma il 12 luglio del 1914. Varese, che poi giocò anche nel Milan e in nazionale, era stato uno degli studenti dell’Istituto tecnico “Leardi” che avevano accolto la proposta del professor Raffaele Jaffe di fondare una società di calcio nel capoluogo del Monferrato.  Il doppio confronto al più alto livello tra biancorossi e nerostellati, nati nel 1909, un anno prima del Varese,  è dunque quello avvenuto nel campionato di serie B 1946/47, una categoria che il Varese aveva conquistato per la prima volta nell’ultimo torneo di serie C disputato prima dell’interruzione bellica. La partita d’andata, in programma a Casale il 26 gennaio del ’47, fu rinviata per impraticabilità del campo e recuperata il 9 febbraio successivo, quando i biancorossi espugnarono lo stadio piemontese grazie a una rete di Luciano Alghisi e a una doppietta del bomber Eriberto Raffaini, la cui prima marcatura, in apertura di gara, era stata momentaneamente bilanciata dal gol del casalese Giovanni Operto, fratello maggiore di Piero, giovane promessa del Grande Torino, che due anni dopo sarebbe scomparso nella sciagura di Superga con il nostro Franco Ossola. Varese vittorioso anche nel girone di ritorno con un sonoro 5 a 2. Allo stadio di Masnago, non più “del Littorio”, il 5 giugno del ’47 (penultima giornata), i biancorossi, già in vantaggio per 3 a 0 alla fine del primo tempo (Alghisi al 10’, Antonio Ronconi al 15’ e ancora Alghisi alla mezzora) subirono la rete di Giovanni Bacciarello in avvio di ripresa, si portarono sul 5 a 1 con una doppietta di Ronconi (74’ e 76’) per poi incassare, all’84’, la seconda rete degli ospiti realizzata da Stelvio Della Casa.

Il primo doppio confronto tra le due compagini risale però al decennio precedente quando il Casale, al pari delle altre “grandi” di allora, poteva schierare anche una squadra riserve in terza serie, secondo un modello che ai nostri tempi è ancora seguito nei maggiori campionati europei e che è alla base delle fortune di società come Barcellona e Real Madrid. Nella Prima Divisione 1933/34, nella giornata inaugurale (24 settembre 1933) il Casale B inflisse al Varese un pesante 3 a 0 nella partita d’andata sul proprio campo e, alla prima di ritorno, espugnò il campo delle Bettole (lo stadio di Masnago sarebbe stato inaugurato due anni dopo) con il risultato di 2 a 1.

Dopo quel primo “contatto”, Varese e Casale si persero di vista e si ritrovarono, a parte il fugace incontro in serie B nel dopoguerra, nella serie C che li vide frequentatori abituali del girone A dal 1948 al 1951 e, dopo una pausa e una stagione in IV serie (1957/58), dal 1958 al 1963, quando i biancorossi iniziarono il doppio salto che li portò per la prima volta in serie A. In quest’ultimo periodo, nei confronti tra le due squadre prevalse il fattore campo, con alcune iniziali eccezioni. Nel campionato 1958/59, il Varese pareggiò a Casale (1-1) e vinse per 3 a 0 al “Franco Ossola”; nella stagione successiva i nerostellati espugnarono il campo di Masnago (2-1) e bissarono il successo in casa (2-0). Campionato 1960/61: Varese-Casale 2-0 e Casale-Varese3-0. Campionato 1961/62: Varese-Casale 2-0 e Casale-Varese 1-0. Campionato 1962/63: Casale-Varese 2-1 e Varese-Casale 3-0. Dopo quell’ultimo confronto in serie C la squadra biancorossa spiccò il volo e  frequentò alternativamente la serie A e la serie B  (con un solo scivolone in terza serie) fino al 1985, mentre il Casale non riuscì più a risalire dalle categorie inferiori.

Prima però dell’ultimo doppio confronto che abbiamo rievocato all’inizio, biancorossi e nerostellati avevano incrociato le armi in altre quattro occasioni in serie C2. Nella stagione 1987/88, il Varese allenato da Carletto Soldo perse la partita d’andata a Casale (in vantaggio con Alessandro Furlanetto al 28’, subì le reti del pareggio, Maurizio Calamita al ’78, e del sorpasso, Enzo Mocellin all’80’) ma vinse a Masnago grazie a un gol del compianto bomber Roberto Verdicchio, miglior marcatore biancorosso della stagione, scomparso qualche anno dopo in tragiche circostanze.  Nel campionato 1990/91, il Casale espugnò il “Franco Ossola” con un gol di Marco Lo Pinto al 95’ mentre la partita di ritorno finì con un pareggio a reti inviolate.

Fausto Bonoldi