Il momento difficile della Openjobmetis ha portato a lunghe riflessioni da parte della società e della stampa. Il direttore generale Claudio Coldebella ha deciso nella giornata di oggi di convocare i rappresentanti delle testate che seguono la Pallacanestro Varese per spiegare la situazione attuale. Un incontro che ha fin da subito assunto le sembianze di un costruttivo confronto, anche per stemperare i toni che si erano alzati dopo la conferenza stampa di Moretti al termine di Varese-Brescia.

“Premetto che a Varese – ha esordito Coldebella – l’attenzione su questa squadra è sempre altissima, da parte di tutti. Ed è anche positivo che ci sia un tale seguito. In questo periodo, però, c’è un po’ di frustrazione per i risultati che stiamo ottenendo e questo può portare a qualche fraintendimento. Quella di partecipare alla Champions League è stata una scelta consapevole e dovuta anche al blasone europeo di questa società, però stiamo avendo delle difficoltà perché ci siamo trovati di fronte ad un livello soprattutto fisico che è completamente diverso rispetto a quello della coppa a cui Varese ha preso parte l’anno scorso”.

Dopo una lunga serie di risultati negativi, si sono susseguite per settimane le voci sui possibili innesti che Varese potrebbe operare. Coldebella ha confermato che la Openjobmetis è sul mercato, ma ha anche aggiunto che non c’è alcun motivo di cambiare se non si è realmente convinti dell’impatto del nuovo arrivato: “Quando le cose non vanno bene – ha spiegato – ci sono sostanzialmente due strade: cambiare d’impulso, sperando che il nuovo innesto ribalti l’andamento, oppure confermare la fiducia negli elementi a disposizione e provare a migliorare il loro rendimento. Questo non vuol dire che non siamo attenti sul mercato”.

“Stiamo valutando – ha proseguito Coldebella – infatti diverse situazioni. Abbiamo una lista di giocatori da monitorare in continua espansione. Ma abbiamo intenzione di aspettare l’occasione giusta, anche perché in questo periodo dell’anno non è facile trovare il giocatore adatto per fare la differenza. Tra i free agent c’è chi magari è fermo da tanto tempo o ha appena recuperato da un infortunio, quindi bisogna capire quanto tempo ci vorrebbe perché renda al meglio. Noi non vogliamo inserire un nuovo ragazzo tanto per farlo. In quale reparto stiamo guardando? Non ci precludiamo niente, ma forse è nel reparto esterni che potremmo trovare un elemento in grado di guidare la squadra in questo momento”.

Inevitabile che, in un confronto di questo tipo, si arrivi anche a parlare delle motivazioni della crisi di risultati e del rendimento dei giocatori. “Onestamente penso che, eccezion fatta per la trasferta di Pistoia, i veri ribaltoni siano arrivati sempre in coppa. In campionato anche nelle partite che abbiamo perso siamo riusciti a rimanere lì. Se ci fossero – ha continuato il direttore generale – situazioni non convincenti per quanto riguarda l’atteggiamento, saremmo già intervenuti. Invece in allenamento l’intensità è sempre alta e non pensiamo che a qualcuno stia mancando la voglia o la professionalità”.

“Poi, ovviamente, c’è una miccia che si consuma piano piano e forse a Varese si consuma prima che da altre parti. Bisogna essere bravi ad intervenire – ha affermato Coldebella – prima che si sia consumata del tutto. Ogni risultato negativo porta ad un ulteriore accorciamento. Il gruppo attuale deve ritrovare la fiducia: alcune delle partite disputate fino ad ora hanno evidenziato un problema nel reagire quando le cose iniziano a non funzionare. Qualche giocatore, anche se non dovrebbe, risente delle critiche. Ci manca un leader sul campo? È possibile. Molti dei nostri giocatori hanno esperienza, ma non sempre basta per trascinare i compagni”.

In ultima battuta, il direttore generale ha risposto alle domande sul coach Paolo Moretti. “È sempre quello dell’anno scorso, non è che è cambiato improvvisamente da un anno all’altro. Io posso solo dire – ha concluso il direttore generale – che vedo come lavorano quotidianamente lui e i suoi assistenti e l’attenzione è sempre massima, anche in fase di preparazione della partita. Forse la sua risposta di sabato sera è stata dovuta al fatto che è dispiaciuto perché vorrebbe avere più tempo per allenare la squadra, invece le continue trasferte ci hanno tolto la possibilità di allenarci con costanza e continuità”.

La Openjobmetis, insomma, continua per la sua strada. I risultati per ora non stanno premiando la formazione di coach Moretti e i problemi avuti in questo inizio di stagione sono stati analizzati in profondità: la società è al lavoro per porre rimedio il prima possibile. La fiducia nel gruppo e nello staff rimane immutata, ma i giocatori devono ritrovare la consapevolezza nei propri mezzi. Varese, in sostanza, vuole avere le condizioni migliori per poter continuare a lavorare. “È solo metà novembre, la stagione è ancora lunga”, come dice Coldebella.

Filippo Antonelli