Un anno fa il Varese non riuscì a iscriversi alla Lega Pro ripartendo perciò dall’Eccellenza con un club tutto nuovo dopo il fallimento di quello precedente. Quella possibilità, seppur difficilissima, si prospetta ad un anno di distanza: la società presieduta da Ciavarrella sta infatti lavorando per saltare direttamente tra i professionisti evitando dunque la Serie D conquistata quest’anno.

Si prospetta un mese di giugno molto caldo e non solo sul fronte mercato (è di ieri l’addio a bomber Marrazzo).  Il Varese Calcio ha sondato e trovato un accordo di massima con lo Sporting Bellinzago, club di Novara che ha vinto il girone A di Serie D; l’idea è quella di acquisirne il titolo sportivo. La notizia è trapelata ieri e il presidente biancorosso Gabriele Ciavarrella lo ha confermato al quotidiano ‘La Prealpina’: “Sì, è vero, c’è una trattativa in corso col Bellinzago per l’acquisizione del titolo sportivo. L’accordo con lo Sporting, in realtà, è già stato trovato, ma per fa sì che questo progetto possa andare avanti è necessario l’assenso della Federazione“.

Meglio gettare subito acqua sul fuoco, l’operazione è molto difficile perché il trasferimento del titolo sportivo può avvenire solo tra società della stessa provincia o tra società appartenenti a province confinanti, ma della stessa regione. Il tentativo è quello di spostare la sede dello Sporting a Lonate Pozzolo, comune limitrofo a Bellinzago, e da qui iniziare a superare l’ostacolo regionale.
La richiesta alla Federazione di poter giocare al “Franco Ossola” e ipotizzare, coma successo con la Pro Patria Gallaratese G.B nel 1999, uno Sporting Varese Bellinzago potrebbe realizzare il sogno della piazza di tornare subito tra i professionisti.

Dal punto di vista economico il numero 1 biancorosso rassicura: “La Lega Pro – dice ancora Ciavarrella – offre una vetrina importante e apre scenari diversi per il reperimento delle risorse. Al di là dei contributi della Lega, sarebbe più semplice ottenere aiuti più robusti”.
Tutto dipenderà dalla Federazione che sarà chiamata ad esprimersi in merito e dovrà farlo entro il 30 giugno. In caso di esito positivo dovrà essere regolarizzata l’iscrizione con la presentazione della Fidejussione, ma le chance che il tutto si verifichi sembrano davvero pochissime.

Elisa Cascioli